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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Zone rosse e arancio scuro: le città che sono già in (quasi) lockdown

Da Nord a Sud, si firmano ordinanze per instaurare zone rosse e fasce arancioni rafforzate. L'obiettivo è bloccare il contagio da Coronavirus

C’è preoccupazione per i numeri del contagio da Coronavirus in tutta Italia e così scattano ordinanze in diverse parti d’Italia, dove si accendono zone rosse. Proprio oggi sono arrivate decisioni da Sud a Nord Italia, che entrano in vigore a partire da domani mercoledì 4 marzo. Tra queste c’è la Lombardia, dove il presidente Attilio Fontana, ha firmato tre ordinanze. Così entrano in zona rossa la provincia di Como; in arancione rafforzato 18 comuni della provincia di Mantova, in provincia di Cremona, oltre al capoluogo, ci finiscono altri 8 comuni; in provincia di Pavia c’è la fascia arancione rafforzata per 12 comuni; stesso rafforzamento per 10 comuni dell’hinterland milanese. In questi comune tutte le lezioni sono sospese, comprese le scuole dell’infanzia. In (quasi lockdown) restano anche diversi comuni del cremasco e del bergamasco. C’è anche un miglioramento in provincia di Pavia, Viggiù in provincia di Varese e Bollate in provincia di Milano, che passano da fascia rossa ad arancione rafforzato. 

Il sindaco Virginio Merola, che da giorni si diceva preoccupato per la condizione dei contagi a Bologna e provincia, alla fine ha ottenuto la tanto richiesta zona rossa. Dunque anche la provincia del capoluogo emiliano-romagnolo entra in fascia ad alto rischio. Dunque anche qui scuole chiuse, stop alle attività commerciali, non si esce ed entra dal territorio salvo motivi di lavoro, salute o necessità. Una scelta inevitabile che sarebbe in perfetta sintonia con il Dpcm di prossima uscita. Infatti, se il Cts prende come dato di riferimento i 250 contagi ogni 100mila abitanti, Bologna è tra le prime a dove chiudere visto che Merola ha parlato di "400 casi di media ogni 100mila in provincia abitanti nel territorio dell'Ausl di Bologna, con 13 Comuni sopra i 500 casi e la media del distretto Appennino di 584”. Dopo Bologna, anche Modena da giovedì 4 marzo diventerà zona rossa. "Una scelta necessaria e indispensabile per poter arrestare la diffusione del contagio", ha spiegato il sindaco Muzzarelli. 

Verso la zona rossa anche il Friuli Venezia Giulia. "Pordenone e Trieste sono ancora aree dove l'incidenza dei contagi non è esplosa mentre l'indice è alto e preoccupante nelle ex province di Gorizia e ancora di più di Udine". Lo ha detto il Presidente Fedriga, annunciando un'ordinanza domani che andrà in vigore venerdì con misure di contenimento generali e più specifiche per territori a rischio. Gli incrementi sono dovuti alle varianti che colpiscono anche la fascia più giovane della popolazione. "Servono misure rigorose, efficaci ma accettabili il più possibile; la positiva applicazione" della contrazione della libertà "avviene quando vi è la più ampia condivisione"

Nel Lazio, che al momento è in zonagialla, c'è la provincia di Frosinone in zona arancione e, nel romano, preoccupano i 5 comuni in zona rossa: Colleferro, Carpineto Romano in provincia di Roma, Torrice (Frosinone) e Roccagorga (Latina). E di recente anche Monte San Giovanni Campano.

Seguono a ruota le Marche, dove il presidente di Regione Francesco Acquaroli ha firmato un’ordinanza per cui, a partire da domani mattina, la provincia di Ancona passerà in zona rossa. Ma il provvedimento sarà valido fino alla scadenza del Dpcm in vigore, cioè venerdì 5 marzo, in attesa delle decisioni del Governo. 

In Abruzzo preoccupa la situazione di Pescara dove, nonostante la zona rossa vada avanti da ormai 16 giorni, con tutte le scuole chiuse, continua a peggiorare la situazione. Secondo l’agenzia di stampa Ansa infatti, la variante inglese copre il 70% dei contagi da coronavirus. 

A sud ci sono i comuni di Briatico, Dasà, Gerocarne e Sorianello, tutti in provincia di Vibo Valentia e tutti in zona rossa dalle 22 di stasera, con un documento a firma del presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì, Dunque anche qui vietato entrare ed uscire, ma con una deroga: “E’ consentito ai non residenti l'attraversamento dei Comuni interessati dall'ordinanza, senza possibilità di sosta e il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza".

Ci sono poi zone dove c’è l’idea di seguire questi territori, come ad esempio Caserta. In particolare, nella città campana, l'Asl chiede di rafforzare le restrizioni in quanto, se da una parte alcuni sindaci hanno già provveduto, dall’altra c’è chi attende che sia De Luca a muoversi. Possibili restrizioni anche nell’empolese dove, stando all’agenzia di stampa Ansa, sono scesi in un giorno da 91 a 85 i ricoverati nei quattro reparti Covid dell'ospedale di Empoli, ma l’ipotesi zona rossa resta al vaglio del Presidente della Regione Eugenio Giani. 

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