Zone rosse e nuove limitazioni: dove ci si può spostare e dove è vietato
Dopo ore particolarmente frenetiche il governo ha deciso le definizioni dei territori ad alto rischio che andranno incontro ad un lockdown, così come le zone a rischio elevato che vedranno una limitazione della mobilità
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto oggi mercoledì 4 novembre una conferenza stampa in cui ha chiarito i contenuti del Dpcm pubblicato oggi sulla Gazzetta Ufficiale dando una risposta alle tante domande che in tanti si stanno facendo sulle nuove limitazioni previste e sulle regioni inserite nelle zone rosse, arancioni e gialle.
Rimane il coprifuoco per tutti dalle 22 alle 5, rimane per tutti la riduzione al 50% dei posti nei trasporti pubblici, resta per tutti la chiusura di piscine, palestre, teatri, cinema, musei e mostre. Le universita' e le scuole superiori restano con la didattica a distanza.
Le differenze principali riguardano:
- la ristorazione: i bar e ristoranti saranno aperti fino alle 18 nella zona gialla, chiusura 7 giorni su 7 nelle zone arancione e rossa. L'asporto è consentito fino alle ore 22.
- la scuola: gli asili e la scuola elementare saranno aperti ovunque. Le medie saranno in presenza solo nelle zone gialla e arancione. Nelle zone rosse anche la seconda e la terza media avranno la didattica a distanza.
- gli spostamenti: nella zona arancione saranno vietati gli spostamenti da una regione all'altra e da un comune all'altro. Nella zona rossa è vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio comune in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Nelle zone rosse servirà l'autocertificazione.
Le misure in vigore da venerdì 6 novembre 2020
Dove ci si può spostare e dove è vietato
- Zone in area gialla: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto, Provincia di Trento e Bolzano (che tuttavia diventa zona rossa per una ordinanza provinciale)
In queste zone sarà vietato circolare dalle 22:00 alle 5:00 del mattino - Zone in area arancione: Puglia e Sicilia.
Spostamenti vietati in entrata e uscita e anche da un comune all'altro. Chiusi bar e ristoranti 7 giorni su 7. - Zone in area rossa: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta.
Vietato ogni spostamento in qualsiasi orario. Didattica a distanza estesa anche alle classi di seconda e terza media. Ecco cosa resta aperto nelle zone rosse: l'elenco completo dei negozi. Qui tutte le limitazioni.
"Non ci sono territori che possono sottrarsi alle misure" ha detto Conte in conferenza stampa: "La pandemia corre".
Tutte le regole dal 6 novembre regione per regione
Zone rosse, arancioni e gialle: tutti i nuovi divieti
Visti i tempi che via via si sono allungati, domani sarà un giorno di tolleranza sulle nuove norme. Da venerdì invece scatteranno le misure e i controlli sulle autocertificazioni.
Nelle zone gialle c'è il coprifuoco dalle 22 alle 5. È in ogni caso fortemente raccomandato di non spostarsi salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. Chiuse le scuole superiori, salvo l'attività dei laboratori in presenza. Prevista l’attività in presenza per scuole elementari e medie ma con uso obbligatorio delle mascherine. Bar e ristoranti dovranno chiudere alle 18:00. Oltre ai cinema e ai teatri vengono chiusi anche i musei e le mostre. Nel fine settimana e in tutti i giorni festivi sono chiusi i centri commerciali ad eccezione di farmacie, alimentari, tabaccai ed edicole.
Nelle zone arancioni vengono inoltre chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio e fino alle ore 22. Vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori, così come la mobilità tra i comuni.
Nelle zone rosse didattica a distanza anche per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell'infanzia, le scuole elementari e la prima media. Rimane "la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia richiesto l’uso di laboratori". Sono chiusi i negozi ad eccezione di alimentari, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie. Restano aperti parrucchieri e centri di estetica.