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Giovedì, 28 Marzo 2024
Alimentazione

Dieta: scoperto il modo per non desiderare "cibo spazzatura"

Dagli Stati Uniti arriva uno studio che sostiene di poter allenare il cervello a preferire cibi sani al posto di alimenti ipercalorici dannosi per la salute: tutto sta nell’abituare la mente attraverso un programma dietetico specifico

Una specie di allenamento mentale è stato messo a punto da scienziati della Tufts University e del Massachusetts General Hospital che, a seguito di una ricerca pubblicata su Nutrition&Diabetes, hanno dimostrato che il cervello può essere abituato a non lasciarsi allettare da patatine fritte, dolci e altri alimenti ipercalorici. 

Gli studiosi sostengono che, dati alla mano, sia possibile contrastare il richiamo degli alimenti piacevoli al palato ma poco salutari, aumentando il fascino di quelli sani, perché, in fondo, “noi non iniziamo la nostra vita amando le patatine fritte e odiando, per esempio, la pasta integrale", spiega Susan B. Roberts della Tufts University: “Questo condizionamento avviene nel tempo, in risposta al fatto di mangiare, più volte, ciò che troviamo fuori, in un ambiente alimentare tossico", racconta. L'idea degli scienziati è che, una volta stabiliti i circuiti della dipendenza da cibo malsano, può essere molto difficile o impossibile invertirli senza una strategia mirata.

Per scoprire se il cervello può essere ri-programmato, cioè addestrato a preferire alimenti sani, Roberts e i suoi colleghi hanno studiato il sistema di ricompensa in tredici uomini e donne in sovrappeso e obesi: otto sono stati inclusi in un nuovo programma di perdita di peso progettato dai ricercatori della Tufts University, mentre cinque erano in un gruppo di controllo e non sono stati arruolati nel programma. Entrambi i gruppi di pazienti extralarge sono stati sottoposti a risonanza magnetica cerebrale all’inizio e alla fine di un periodo di sei mesi e proprio gli esami sugli iscritti al nuovo programma di perdita di peso hanno rivelato dei cambiamenti concentrati nell’area del centro di ricompensa del cervello associata con l’apprendimento e la dipendenza. Dopo sei mesi, infatti, in questa zona era aumentata la sensibilità ai cibi sani a basso contenuto calorico, cosa che -secondo gli scienziati- indica un aumento del piacere nel concedersi spuntini salutari.

"Anche se altri studi hanno dimostrato che le procedure chirurgiche come il bypass gastrico possono indurre a ridurre il consumo del cibo in generale, questo non è molto soddisfacente per le persone, perché non rende gli alimenti sani più attraenti", commenta il primo autore de lavoro, Thilo Deckersbach, psicologo del Massachusetts General Hospital. "Invece qui dimostriamo che è possibile spostare le preferenze dal cibo spazzatura a quello sano senza intervento chirurgico". Certo, occorre approfondire le ricerche, aggiunge Roberts, "ma siamo molto incoraggiati dal fatto che il programma di perdita di peso sembra modificare gli alimenti da cui le persone sono più tentate".

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