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Martedì, 16 Aprile 2024
Alimentazione

Il modo (semplice e geniale) per riconoscere un buon cocomero

Guida all'acquisto del frutto più amato della stagione estiva: ecco i consigli di ADUC, Associazione per i diritti degli utenti e consumatori

Appartiene alla famiglia delle zucche ed è forse il più caratteristico frutto d'estate. Parliamo del cocomero, o anguria, capace di riapportare sali minerali ed acqua che il caldo induce a perdere. Ma come riconoscerne uno buono? ADUC, Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori, ha diffuso alcuni consigli per gli acquisti. 

Le proprietà del cocomero 

Ma prima una premessa. Il cocomero apporta molti benefici al nostro organismo. Contiene, infatti, il 95% d’acqua e per questo in alcune regioni d’Europa è conosciuto come "melone d'acqua". Ha un buon contenuto di potassio (che si perde con il sudore) e il sapore dolce è dovuto più che agli zuccheri a particolari sostanze aromatiche, il che rende questo frutto un eccellente prodotto per le diete dimagranti, anche perche' le stesse sostanze aromatiche danno un senso di sazietà. Insomma mangiare una fetta di cocomero equivale e bere un bicchiere d'acqua. Occhio però ai semi, perche' contengono glucosidi che hanno una forte azione purgante e non vanno, né deglutiti interi e tanto meno masticati. 

Come riconoscere un buon cocomero

Un buon cocomero si riconosce dalla buccia, di color verde scuro o con venature grigie, che alla percussione con le nocche delle dita deve dare un suono "sordo". Un metodo classico, che si usava tempo, fa era quello di assaggiarne un tassello, una prova concreta insomma, oggi questo non e' piu' possibile ma si puo' ricorrere ad un altro espediente pragmatico: grattare la buccia con l'unghia, se viene via facilmente il cocomero e' maturo al punto giusto.

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