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Giovedì, 18 Aprile 2024
Alimentazione

Dieta antinfiammatoria: quali cibi prediligere e quali evitare

Comportamenti corretti a tavola, alimenti con importanti proprietà antinfiammatorie ed altri che invece andrebbero scrupolosamente evitati: ecco come seguire una dieta antinfiammatoria e ridurre quindi i rischi dell'infiammazione

L'infiammazione (o flogosi) è un meccanismo di difesa del nostro corpo innato e aspecifico. Tale processo costituisce una risposta protettiva dell'organismo, il cui obiettivo finale è l'eliminazione della causa iniziale del danno cellulare e l'avvio del processo riparativo tissutale. Insomma, un insieme di meccanismi con cui l’organismo reagisce all’azione di agenti nocivi, come batteri o virus.

Normalmente l’infiammazione si risolve dopo qualche giorno ma può anche accadere che quest'ultima diventi cronica. Manifestazioni comuni di un’infiammazione cronica sono nei più semplici dei casi la gastrite o l’artrite, ma anche la colite ulcerosa a livello intestinale è un disturbo causato da quest'ultima. In questi casi, oltre a rivolgersi ad un medico che prescriverà la giusta terapia da seguire, può sicuramente giocare un ruolo fondamentale l’alimentazione.

Ridurre l'infiammazione con l'alimentazione

Esistono infatti alimenti che hanno importanti proprietà antinfiammatorie, altri invece che ne aumentano il rischio e che quindi andrebbero scrupolosamente evitati. Anche il numero di calorie che introduciamo ogni giorno può diventare un fattore aggravante dell’infiammazione, soprattutto quando il consumo energetico è minore delle calorie introdotte quotidianamente.

La riduzione calorica

La restrizione calorica favorisce la riduzione dell’infiammazione perché diminuisce la biosintesi delle citochine pro-infiammatorie. Le citochine sono molecole prodotte dal nostro organismo, importantissime per lo sviluppo e il corretto funzionamento del sistema immunitario. Tuttavia, se vengono prodotte in eccesso è possibile che il nostro organismo sviluppi malattie infiammatorie o autoimmuni.

La dieta antinfiammatoria

La dieta è una strategia importante per ridurre o placare i disturbi dell'infiammazione. Alcuni cibi dalle importanti proprietà antinfiammatorie sono:

  • cibi integrali: aumentano il senso di sazietà e facilitano il transito intestinale, riducono l'assorbimento di grassi e colesterolo, riducono l'assorbimento di sostanze cancerogene, riducono il rischio di sviluppare alcuni tipi di cancro.
  • Cereali: ogni forma di cereali - tra cui frumento integrale, avena, riso, orzo, mais, quinoa, segale, grano saraceno e miglio - conferisce benefici per la salute del cuore, ma ha anche il ruolo di abbassare la pressione sanguigna, migliorare il controllo della glicemia per i soggetti diabetici, aiutare la perdita di peso.
  • Frutta e la verdura: ricchissime di antiossidanti, frutta e verdura hanno una vera e propria funzione di protezione del nostro organismo nei confronti sia dei processi infiammatori, sia dei danni prodotti dallo stress ossidativo.
  • Alimenti ricchi di Omega3: una fonte di acidi grassi fondamentale per il nostro organismo, che da solo non riesce a sintetizzare. Ecco quindi l’importanza di introdurli attraverso la dieta, aumentando, ad esempio, il consumo di pesce fresco.

I cibi da evitare in una dieta antinfiammatoria

I primi alimenti da evitare sono tutti i tipi di grassi, sia saturi sia idrogenati, ma anche le farine raffinate. Evitate il consumo eccessivo di carboidrati, zuccheri, latticini e insaccati, ma anche le carni rosse e gli alcolici, in quanto sono cibi potenzialmente pericolosi per l'aumento dell'infiammazione.

Questi, infatti, favoriscono questo processo anche per la loro capacità di portare alla formazione di tossine pro-infiammatorie e di alterare la flora intestinale. In questo modo vengono favoriti i processi infiammatori del tratto intestinale. 

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