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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alimentazione

Gli italiani amano la Dieta Mediterranea: l'analisi di Coldiretti sull'aumento dei consumi nel 2020

Un’analisi Coldiretti, diffusa in occasione del decennale d’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco, ha mostrato come questo nostro preziosissimo regime alimentare ha avuto un aumento medio dell’11% dei consumi nel 2020

Uno stile di vita, un modello nutrizionale che si ispira essenzialmente alle tradizioni culinarie dei paesi europei come Italia, Francia, Grecia, Spagna e Marocco. La Dieta Mediterranea, famosa in tutto il mondo, privilegia il consumo di frutta, verdura, pasta, pane, patate, legumi e pesce. In particolare, tra gli ortaggi è molto amato il pomodoro che grazie ai suoi principi nutritivi stimola il metabolismo e aiuta a conservare l’elasticità dei tessuti. Tipico è anche l’olio extra vergine d’oliva, eccezionale per il suo gusto e la sua alta digeribilità, in quanto ricco di grassi di origine vegetale molto utili per la salute dell’organismo.

La Dieta Mediterranea apporta reali e numerosi benefici, proprio per questo motivo è stata riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. Fra le sue azioni benefiche ricordiamo che previene l’Alzheimer, combatte i problemi dei reni, rafforza cuore e arterie e previene la depressione incidendo positivamente sul nostro umore.

Ed è proprio in quest'ultimo periodo - forse per effetto del Covid-19 e del conseguente e maggiore cimentarsi degli italiani in cucina con la consapevolezza e la voglia del mangiar sano - che la Dieta Mediterranea ha avuto un aumento medio dell’11% dei consumi nel 2020.

La Dieta Mediterranea piace sempre di più

Questo è quanto emerge da un’analisi Coldiretti su dati Ismea diffusa in occasione del decennale dell’iscrizione della Dieta Mediterranea nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco, con la mobilitazione degli agricoltori nei mercati di Campagna Amica e negli agriturismi in tutta Italia con portate speciali dedicate, degustazioni guidate, lezioni per la preparazione fai da te delle conserve e della pasta fatta in casa.

Come sottolineato da Coldiretti, 6 italiani su 10 dopo il primo lockdown hanno dichiarato di privilegiare abitualmente un regime nutrizionale ispirato a questa dieta perché più salutare, con cibi freschi.

A guidare la classifica della spesa mediterranea - spiega Coldiretti - è la pasta con un incremento degli acquisti del 12,5%. Al secondo posto la verdura con una crescita del 12,2%, seguita dalla frutta con un +11,1% e dall’olio extravergine d’oliva dove i consumi sono aumentati del 9,5% nei primi sei mesi dell’anno.

Un trend basato sulla preparazione di piatti con ingredienti salutistici accompagnato dal ritorno di antiche tradizioni, come quello delle conserve fai da te, dove ad essere protagonisti sono spesso i prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come verdura, frutta e olio. Ma anche la pasta casalinga è tornata di moda, come dimostrano gli incrementi fatti registrare nel 2020 dagli acquisti di uova e farina, cresciuti rispettivamente del 22,1% e del 59%.

La Dieta Mediterranea compie 10 anni

Era il 2010, esattamente il 16 novembre, quando l’Unesco a Nairobi inserì la Dieta Mediterranea (DM) nel “Patrimonio Mondiale Intangibile dell’Umanità”, riconoscendo in questa dieta un “insieme di pratiche tradizionali, conoscenze e competenze, tramandate di generazione in generazione, capace di fornire un senso di appartenenza e di continuità per la popolazione di riferimento”. 

Come si legge sul sito del Ministero della Salute, questa celebrazione decennale, seppure cade in giorni focalizzati sulla lotta alla pandemia di Covid-19, fornisce un ulteriore stimolo al dialogo, scientifico e culturale, a livello locale, nazionale e internazionale, e ad attivare una serie di azioni volte ad assicurare la trasmissione alle generazioni più giovani dell’importanza dei principi che sono alla base della Dieta Mediterranea. 

Per il Ministero della Salute, la Dieta Mediterranea rappresenta un vero e proprio strumento di sanità pubblica per la promozione della salute, la prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili e lotta al triplo burden della malnutrizione (malnutrizione per difetto, per eccesso e da micronutrienti). In questi anni, a dimostrazione dell’attenzione e al convinto impegno che viene dedicato alla sua promozione, sono state avviate diverse iniziative. 

Dieta Mediterranea: trend internazionale

E non è finita qui: questa grande svolta salutista è diventata una tendenza anche a livello internazionale come dimostra il fatto che - ricorda Coldiretti - la Dieta Mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 davanti alla dash e alla flexariana, sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. Il suo apprezzamento mondiale si deve anche agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli (Salerno).

Come spiega Coldiretti, la Dieta Mediterranea ha vinto la sfida tra 35 diverse alternative con un punteggio di 4,2 su 5 grazie agli effetti positivi sulla longevità e ai benefici per la salute, tra cui perdita e controllo del peso, salute del cuore e del sistema nervoso, prevenzione del cancro e delle malattie croniche, prevenzione e controllo del diabete.

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