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Venerdì, 19 Aprile 2024
Alimentazione

Nec: la strategia alimentare per dimagrire ma molto pericolosa per la salute

Una particolare strategia di dimagrimento basata essenzialmente sul digiuno con l'integrazione di poche proteine: stiamo parlando della Nec, meglio conosciuta come dieta del sondino. Ecco i rischi per la salute

Una particolare strategia di dimagrimento basata essenzialmente sul digiuno con l'integrazione di poche proteine: stiamo parlando della Nutrizione Enterale Chetogenica (NEC), anche conosciuta come dieta del sondino, un "programma alimentare" proposto e divulgato dal professor Gianfranco Cappello del policlinico Umberto I di Roma.

Come funziona

Come si può intuire dal nome, questa "strana" dieta consiste nella somministrazione naso-enterale di una soluzione liquida a base di amminoacidi, sali minerali ed acqua. Ed è facilmente intuibile anche come questo programma possa non essere privo di effetti collaterali visto il suo scarsissimo apporto nutrizionale. Per tamponare questi effetti, gli specialisti che sfruttano questa tecnica consigliano di continuare ad idratarsi bevendo acqua, integrare prodotti multivitaminici, assumere farmaci per proteggere la mucosa gastrica e assumere lassativi per mantenere l'intestino attivo.

La dieta può essere protratta per massimo una o due settimane (in base alla tollerabilità del paziente) ad ogni ciclo, intervallando le terapie a periodi di nutrizione alimentare di circa 10-20 giorni; durante il trattamento Nec è consentito un calo ponderale massimo dell'1% del peso corporeo totale al giorno.

Controindicazioni

Essendo una dieta chetogenica, "la dieta del sondino trova il suo punto di forza nella riduzione dell'appetito e della fame, come conseguenza dell'elevata produzione di corpi chetonici in seguito all'elevato catabolismo degli acidi grassi e della neoglucogenesi".

"Nel digiuno e a concentrazioni moderate, i corpi chetonici rappresentano un substrato energetico di ripiego per la maggior parte dei tessuti corporei ed il loro smaltimento è facilitato dall'escrezione alveolare mediante la ventilazione. Tuttavia, uno degli effetti collaterali della Nec è il rischio di accumulo eccessivo di corpi chetonici nel sangue che può indurre il soggetto ai sintomi tipici della cheto-acidosi metabolica" come:

  • disidratazione;
  • dolore addominale;
  • poliuria;
  • nausea;
  • vomito;
  • febbre;
  • sudorazione;
  • ipotensione;
  • tachicardia;
  • perdita della massa muscolare.

Insomma, tutti effetti collaterali da non sottovalutare. Al fine di prevenirli, gli specialisti che ne fanno uso svolgono indagini sulla composizione del sangue e delle urine al termine di ogni ciclo.

Oltre ad essere molto diseducativo e poter intensificare o provocare disturbi alimentari, nella dieta Nec l'eccessivo deficit calorico (che comporterà inevitabilmente il recupero di tutti i chili persi) e l'assenza di pratica motoria incideranno significativamente sulla produzione endocrina tiroidea riducendo il metabolismo basale.

Ricordiamo infine che questa dieta è un trattamento invasivo, diseducativo, farmaco-dipendente e quindi deleterio per l'organismo. Insomma, ha poco a che vedere con il campo della nutrizione.

Fonte my-personaltrainer.it

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