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Giovedì, 25 Aprile 2024
Panino di McDonald's

Il cheeseburger di McDonald’s dopo 5 anni è lo stesso (e non marcisce): i risultati dell'esperimento

Il motivo per cui gli hamburger di McDonald's non marciscono non ha nulla a che fare con gli agenti chimici in esso contenuti, ma all’ambiente in cui viene conservato. Se è secco il prodotto tenderà a decomporsi molto più difficilmente, come qualsiasi altro alimento

Nel 2015 è stato condotto un esperimento dal sito Fast Food Menu Price per spiegare, attraverso un’infografica, cosa accade dentro di noi un'ora dopo aver mangiato il Big Mac, uno dei più celebri di McDonald’s. “Gli ingredienti - ha spiegato il sito - possono seriamente danneggiare la tua salute, soprattutto se consumati regolarmente”. Ma cosa accadrebbe al panino se, invece di mangiarlo, lo lasciassimo per alcuni anni in una dispensa? Ad avere condotto questo esperimento è stata Megan Condry, receptionist di Washington D.C., che aveva acquistato due cheeseburger con patatine nel novembre 2017: uno lo aveva mangiato assieme alle patatine, l’altro lo aveva appoggiato nel bagagliaio dell’automobile ripromettendosi di mangiarlo più tardi. Distratta dagli impegni lo ha dimenticato e poi ritrovato per caso all’improvviso: il cheeseburger non aveva neanche un pò di muffa. Allora Megan, piuttosto che mangiarlo, lo ha preso e portato in casa e lo lasciato in un armadio. Cinque anni dopo, mentre stava tirando fuori uno scatolone con l’albero di Natale e altre decorazioni, ha ritrovato la confezione gialla di McDonald’s.

In quale stato era il panino di McDonald’s dopo 5 anni?

Dopo 5 anni il panino aveva lo stesso aspetto di quando era stato acquistato da McDonald’s. Non presentava nessun cattivo odore e niente muffe causate dal tempo. “E' duro come una roccia - ha dichiarato Megan ai tabloid inglesi - Probabilmente potrei usarlo come disco da hockey per rompere il vetro di una finestra. Non si è ridotto di dimensioni né è evaporato. Presumo che non ci siano batteri e la cosa mi rende molto perplessa. Probabilmente contiene tanti conservanti altrimenti come sarebbe durato così a lungo senza modificarsi nemmeno di un millimetro!”. La donna ha mostrato le foto del cheeseburger ritrovato e spiegato che a questo punto non comprerà mai più prodotti da McDonald’s. Ha, inoltre, dichiarato che riposerà nuovamente il cheeseburger nella credenza per poi ricontrollarlo tra altri cinque anni.

Megan Condry non è la prima ad aver condotto un esperimento del genere. Sul web circolano numerosi articoli con testimonianze e video che mostrano come gli hamburger di McDonald’s, se conservati per molto tempo all’esterno e in determinati condizioni, non sembrano soggetti a marcire e a decomporsi. La spiegazione più facile potrebbe essere che contengono tanti, troppi agenti chimici che nemmeno la muffa è in grado di attaccare.

McDonald’s risponde alle accuse

Per frenare il proliferare di leggende metropolitane nate su questi eventi gastronomicamente "paranormali”, McDonald's ha deciso di rispondere in un post sull’argomento, spiegando che nell'ambiente giusto, i loro hamburger, come la maggior parte degli altri alimenti, possono decomporsi. “Ma, per decomporsi - si legge nel post -, sono necessarie determinate condizioni, in particolare l'umidità. Senza umidità sufficiente, sia nel cibo stesso che nell'ambiente, batteri e muffe potrebbero non crescere e quindi è improbabile che si decompongano. Quindi, se il cibo è o diventa abbastanza secco, è improbabile che crescano muffe o batteri o si decompongano. Il cibo preparato in casa e lasciato disidratare potrebbe avere risultati simili. Guarda attentamente, gli hamburger che vedi sono probabilmente secchi e disidratati e non sono affatto gli stessi del giorno in cui sono stati acquistati".

La prova del nove

In realtà, la risposta della nota catena americana di fast food sembra avere rasserenato solo in parte la rete. L’unica soluzione per fugare ogni dubbio è fare un nuovo esperimento: conservare nello stesso luogo e per un certo tempo un panino con hamburger di McDonald’s e un panino con un hamburger preparato in casa, per vedere cosa accade ad entrambi. E scoprire, tra qualche anno chi ha ragione. Ad aver seguito alcuni esperimenti per capire qual è il vero motivo per cui gli hamburger di McDonald's non marciscono come gli altri, è stato J. Kenji López-Alt, chef e consulente culinario del blog Serious Eats.

Dopo aver escluso che la causa fosse collegata ai conservanti non ritrovati nel contenuto del panino, López-Alt ha conservato per alcuni anni un hamburger di McDonald's insieme ad un altro hamburger cucinato nella stessa forma e dimensione del primo. Alla fine dell’esperimento ha scoperto che entrambi gli hamburger si erano conservati allo stesso modo.

Perché gli hamburger di McDonald’s non marciscono

Il motivo per cui gli hamburger di McDonald's non marciscono non ha nulla a che fare con gli agenti chimichi o ad altre sostanze dannose in esso contenuto, ma all’ambiente in cui viene conservato. Se l'ambiente è secco l’hamburger tenderà a decomporsi molto più difficilmente, come qualsiasi altro alimento. “Tutto, infatti, si riduce all'attività dell’acqua - ha scritto J. Kenji López-Alt in un post sul blog sull'argomento -. L'hamburger di McDonald's è piccolo e sottile, il che gli conferisce un buon rapporto tra superficie e volume. Inoltre, viene ben cotto su una piastra molto calda. Questi fattori contribuiscono a una rapida perdita di umidità, facendo sì che l’hamburger si asciughi molto prima che possa iniziare a marcire. Inoltre, gli hamburger vengono cotti in un ambiente sicuro per gli alimenti a una temperatura molto elevata che uccide tutti i batteri, risultando, quindi, relativamente privo di agenti di decomposizione”.

A confermare la sua tesi il fatto che durante altri esperimenti condotti da López-Alt, gli hamburger di McDonald's non di queste dimensioni (piccoli e sottili) o gli hamburger di quelle dimensioni non conservati in ambienti umidi, si sono decomposti come ci si potrebbe aspettare.

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