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Martedì, 16 Aprile 2024
Ridurre il senso di fame

Arriva la farina che mantiene sazi più a lungo (e abbassa la glicemia)

Un gruppo di ricerca ha creato una farina cellulare a base di ceci che tiene sotto controllo il peso e previene le malattie metaboliche come il diabete di tipo 2

Dopo la farina di grillo, arriva la farina cellulare di ceci che mantiene sazi più a lungo e abbassa i livelli di glucosio nel sangue. Il nuovo prodotto, studiato per 'arricchire' il pane bianco (e non solo), sembra in grado di ridurre il rischio di obesità e diabete, e per questo si propone come alternativa più sana alla farina di frumento (grano). E’ noto che i legumi - come ceci, lenticchie e fagioli - aiutino a tenere sotto controllo il peso e a ridurre il rischio di malattie cardiache. Studi hanno scoperto che questi effetti benefici sono dovuti alla capacità delle cellule vegetali, presenti nei legumi cotti, di resistere al processo digestivo.

Ora, grazie a un innovativo metodo di produzione alimentare, un gruppo di scienziati del King's College di Londra e del Quadram Institute (nel Regno Unito), è riuscito a creare una farina a cellule vegetali intere che conserva la struttura della fibra alimentare dei legumi, preservandone tutti gli effetti benefici. Nello studio si è visto come l'aggiunta di questa farina al pane bianco abbia aumentato significativamente il rilascio di segnali di sazietà dall'intestino al cervello, rendendo le persone sazie più a lungo. "In un momento in cui siamo tutti incoraggiati ad aumentare il nostro apporto di fibre - ha affermato il ricercatore Peter Ellis - questa ricerca evidenzia l'importanza della forma fisica della fibra, come pareti cellulari intatte, nel rallentare la digestione dell'amido, migliorare i livelli di glucosio nel sangue e simulare gli ormoni della sazietà che ci aiutano a sentirci sazi". I risultati sono stati pubblicati sull'American Journal of Clinical Nutrition.

Lo studio

Per testare gli effetti della nuova farina sulla sensazione di sazietà e sui livelli di insulina e di zucchero nel sangue, i ricercatori hanno fatto mangiare a 20 persone tra i 18 e i 45 anni, in tre giorni diversi e dopo 12 ore di digiuno, tre tipi diversi di pane bianco. Il primo prodotto con la farina di frumento, il secondo prodotto con 30% di farina cellulare di ceci e il terzo prodotto con il 60% di farina cellulare di ceci. I panini sono stati serviti con della marmellata senza zuccheri aggiunti.

La farina mantiene più a lungo il senso di sazietà

Secondo quanto riferito dai partecipanti allo studio, il pane arricchito con farina cellulare di ceci ha reso i volontari più sazi per un tempo più lungo. Le analisi del sangue hanno poi spiegato che questo effetto era dovuto a un aumento del rilascio di ormoni intestinali (anoressizzanti) che promuovono il senso di sazietà. 

La farina abbassa la glicemia

Dalle analisi del sangue è anche emersa una riduzione dei livelli di glicemia. Il pane con il 30% di farina cellulare di ceci ha ridotto i livelli di glucosio nel sangue fino al 40%, rispetto al pane di farina di grano bianco. Un calo simile è stato osservato anche con il consumo di pane arricchito con il 60% di farina cellulare di ceci. Secondo gli autori, questo effetto è dovuto alla più lenta degradazione dell'amido nella farina cellulare di ceci durante la digestione. In definitiva, i risultati dello studio suggeriscono come l'aggiunta di una miscela cellulare di ceci nelle ricette commerciali del pane potrebbe contribuire a ridurre il rischio di obesità e di diabete di tipo 2.

"Siamo rimasti colpiti dai risultati che abbiamo visto in individui sani - ha affermato il primo autore, Balazs Bajka -. Ora vorremmo vedere come il nostro pane con farina cellulare di ceci può aiutare nella gestione del peso corporeo o del diabete in studi di intervento dietetico su larga scala con persone che soffrono di queste condizioni".

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La farina potrebbe 'arricchire' anche altri tipi di alimenti

I risultati di questo studio suggeriscono che se i produttori di alimenti facessero il "semplice passaggio" alla miscela cellulare di ceci, le persone avrebbero un rischio ridotto di obesità e di malattie cardiometaboliche. Pertanto, i ricercatori vorrebbero utilizzare lo stesso approccio per migliorare gli effetti metabolici e di sazietà anche di altri alimenti consumati quotidianamente.

"Sappiamo da tempo - ha affermato la ricercatrice Cathrina Edwards - che la struttura del cibo può avere un grande impatto sul suo valore nutrizionale. Questo studio è un esempio promettente di come le nuove strutture degli ingredienti possano essere utilizzate con successo per migliorare gli effetti metabolici e di sazietà dei prodotti alimentari quotidiani. Ci auguriamo che i nostri risultati attirino l'interesse dei produttori di alimenti che cercano di migliorare le credenziali salutistiche dei loro prodotti".

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