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Venerdì, 29 Marzo 2024
Buccia di frutta e verdura

Frutta e verdura: meglio sbucciarle oppure no?

Sul tema gli esperti si dividono. C’è chi ritiene sia meglio eliminare la buccia perché potrebbe contenere residui di pesticidi, e chi, invece, ritiene sia più sano mangiarla perché è questa la parte più ricca di nutrienti importanti per l’organismo

Tutti sappiamo che la frutta e la verdura sono uno dei capisaldi di una sana alimentazione. Questo perché sono alimenti ricchi di proprietà benefiche per il nostro organismo. Studi hanno dimostrato che un consumo ridotto di frutta e verdura è legato a cattive condizioni di salute e a un aumento del rischio di malattie croniche. Nel 2017 l’OMS ha riferito che 3,9 milioni di morti in tutto il mondo sono dovute allo scarso consumo di frutta e verdura. Al contrario, un adeguato e diversificato apporto di frutta e verdura come parte di una dieta sana ha dimostrato di ridurre il rischio di alcune malattie comprese le malattie cardiovascolari (CVD), alcuni tipi di cancro, l'obesità e il diabete di tipo 2. La frutta e la verdura sono ricche fonti di vitamine e minerali, fibre alimentari e sostanze fitochimiche biologicamente attive, inclusi steroli vegetali, flavonoidi e altri antiossidanti (sostanze che proteggono le cellule dall’invecchiamento). Un consumo veriegato di frutta e verdura aiuta a garantire un'adeguata assunzione di molti di questi micronutrienti e composti.

A tal proposito l’OMS raccomanda di consumare 400 g di frutta e verdura al giorno. Ma vanno consumate con la buccia oppure senza? Sul tema gli esperti si dividono: c’è chi ritiene sia meglio eliminare la buccia perché potrebbe contenere residui di pesticidi, e chi, invece, ritiene sia meglio mangiarla con tutta la buccia perché è quest’ultima la parte più ricca di nutrienti importanti per il nostro organismo. Vediamo cosa dice la Ricerca.

Perché mangiare la buccia fa bene

Indagini scientifiche hanno rivelato la presenza di un gran numero di sostanze fitochimiche biologicamente attive, come flavonoidi e polifenoli (che hanno proprietà antiossidanti e antimicrobiche), in tutte le parti delle piante come fusti, cortecce, steli, fiori, frutti, foglie, radici, lattice, scafi, semi, bucce e baccelli di frutta. Alcuni studi condotti nello specifico su bucce di frutta e semi hanno mostrato che questi possiedono importanti proprietà antimicrobiche, antitumorali, antiossidanti ed epatoprotettive. Pensiamo alla buccia della mela, ricca di antiossidanti, tra cui la quercetina che aiuta a contrastare molte problematiche, come ad esempio le patologie degenerative o respiratorie. A tal proposito, il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti ha dimostrato che le mele non sbucciate contengono il 15% in più di vitamina C, il 267% in più di vitamina K, il 20% in più di calcio, il 19% in più di potassio e l'85% in più di fibre rispetto alle mele sbucciate.

E, ancora, pensiamo alla buccia del mandarino che costituisce un vero e proprio antinfiammatorio naturale essendo ricco di vitamine (in particolare la C e la P), fibre, oli essenziali e amminoacidi. Ma la sua buccia vanta anche proprietà antibatteriche, disinfettanti e antiglicemiche, e, contenendo una grande quantità di D-limonene (molecola chirale presente anche nel rivestimento esterno di altri agrumi), è considerata un potente antiossidante, anti-ansiogeno e previene l’insorgenza di alcuni tipi di tumore.

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I benefici degli antiossidanti

Come suggerisce la Ricerca, gli alimenti di origine vegetale, come frutta e verdura, e in particolare la loro buccia, sono ricche di antiossidanti. Sostanze importantissime per il nostro organismo e contenute in alcune vitamine come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E, in minerali come rame, zinco e selenio, e in molecole bioattive come i polifenoli. Queste sostanze sono importanti per la nostra salute poichè contrastano efficacemente l’azione dei radicali liberi, i principali responsabili dell'invecchiamento cellulare correlato all’insorgenza di alcune patologie come diabete, obesità, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Quale frutta e verdura deve essere sbucciata

Non tutta la frutta può essere mangiata con la buccia. Alcuni frutti devono essere infatti necessariamente sbucciati perché le loro parti esterne non sono commestibili, non hanno un buon sapore, sono difficili da pulire o causano danni, come nel caso della banana, arancia, melone, ananas, mango, avocado, cipolla e aglio. Tuttavia, sebbene la gran parte della frutta e della verdura ha la buccia commestibile, le persone la eliminino comunque, pensiamo a quella delle patate, barbabietole, carote, kiwi e cetrioli.

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Mangiare la buccia riduce l’impatto ambientale

La Scienza ci ha dimostrato che le bucce di frutta e verdura contengono grandi quantità di fibra e sono alleati preziosi per il nostro benessere, ma spesso finiscono nella spazzatura. Secondo l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura, il cibo non consumato, compresa la buccia, genera l'8%-10% delle emissioni mondiali di gas serra. Il cibo che marcisce nelle discariche rilascia metano, il gas serra più potente, rappresentando una seria minaccia all'ambiente. Solo la Nuova Zelanda, un paese con una popolazione di soli 5,1 milioni di persone, registra uno spreco annuale di 13.658 tonnellate di bucce di verdure e 986 tonnellate di bucce di frutta. Dunque, mangiare la buccia non solo fa bene alla salute ma può anche ridurre l’impatto ambientale. Ma se proprio non vuoi mangiarla, non gettarla nella spazzatura, ma riciclala.

L’arte del riciclo 

In pochi sanno che “riciclare”, per esempio la buccia della mela o della zucca, rappresenta una soluzione ottimale non solo per la propria salute, ma anche per ridurre gli sprechi. “Nelle parti che solitamente scartiamo - spiega Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger, scrittrice e autrice del libro “Il grande libro delle bucce" - c’è la maggiore concentrazione di fitocomposti come vitamina C, polifenoli, betacarotene ma anche di fibre. Imparare a utilizzarle ci permette quindi di beneficiare di sostanze estremamente benefiche per il nostro organismo che rafforzano il nostro sistema immunitario, che sono nutrimento per il nostro microbioma e che complessivamente contribuiscono alla nostra salute e longevità. Per esempio la buccia della mela contiene il 700% di vitamina C in più della polpa, utilizziamola quindi per fare delle chips candite o una tisana; oppure, la scorza della zucca contiene il 146% di carotenoidi in più rispetto alla polpa e quindi non gettatela, ma impiegatela per fare una cheesecake salata o una crema con cialde di pane”.

Il problema dei residui di pesticidi

Alcune persone sbucciano frutta e verdura perché sono preoccupate dei residui di pesticidi che si trattengono in superficie. Il pericolo esiste, ma con un lavaggio attento è possibile rimuovere la maggior parte di questi residui. A tal riguardo la Food and Drug Administration statunitense raccomanda alle persone di lavare accuratamente i prodotti sotto l'acqua fredda e strofinarli con una spazzola rigida per rimuovere pesticidi, sporco e sostanze chimiche.

Per rimuovere i residui di pesticidi, possono essere utili anche altri metodi come:

  • Lavare i prodotti con una miscela di bicarbonato di sodio e acqua all’1%. Uno studio ha rilevato che lavare le mele con questa miscela è più efficace nel rimuovere i residui di pesticidi rispetto alla sola acqua del rubinetto;
  • Sbollentare i prodotti per breve tempo e poi raffreddarli in acqua. Uno studio ha riscontrato una diminuzione di oltre il 50% dei livelli di contaminanti;
  • Sciacquare i prodotti con acqua ozonizzata (acqua miscelata con un tipo di ossigeno chiamato ozono).

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