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Giovedì, 28 Marzo 2024
Alimentazione Latina

L’oliva itrana, conosciuta come oliva di Gaeta: gusto e nutrimento

L’olio d’oliva spesso temuto nelle diete fai da te è invece un alimento dalle molte proprietà nutritive e utilizzi più disparati. Tra le tante produzioni italiane l’oliva di Gaeta è un’eccellenza pontina riconosciuta ormai a livello internazionale

Arriva l’autunno tempo di vendemmia ma anche periodo in cui inizia la raccolta delle olive. Come tutti sanno l’olio d’oliva è alla base della dieta mediterranea, e tra i maggiori produttori ci sono l’Italia e la Spagna. 

Alimento messo al bando nelle diete fai da te, è invece molto apprezzato per le sue le proprietà nutrizionali e molto usato oltre che in tavola anche nella cosmesi, nell’industria farmaceutica e addirittura i noccioli delle olive sono utilizzati per produrre dell’ottimo combustibile naturale.

Oltre all’olio di oliva, anche le foglie dell’ulivo sono ampiamente utilizzate sia in erboristeria con decotti che alleviano i reumatismi e la gotta, sia in cosmesi con la preparazione di creme emollienti, ed emulsioni per combattere la pelle secca o irritata. Grazie alla quantità di vitamina A ed E contenuta nell’olio d’oliva, è spesso utilizzato anche in prodotti che migliorano la salute del cuoio capelluto e favoriscono la lucentezza dei capelli.

L’utilizzo principale che se ne fa è ovviamente in tavola. L’oliva è composta principalmente da grassi monoinsaturi, ovvero acidi grassi, dei quali non si deve abusare per via dell’alto valore energetico, ma che sono fondamentali per la riduzione del colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, per l’abbassamento della glicemia e avendo un effetto diuretico e vasodilatatore, l’olio di oliva risulta avere effetti positivi anche sulla pressione arteriosa.  Per questa serie di motivi l’olio d’oliva è ritenuto come il migliore tipo di condimento vegetale, purché non se ne faccia un uso smodato. 

Nell’agro pontino si producono diversi tipi di olio, tutti molto apprezzati prodotti DOP e IGP, ma forse il tipo più famoso che cresce sul dorsale marittimo dei Monti Lepini nella zona di Itri, è l’oliva Itrana, meglio conosciuta come oliva di Gaeta, nome con cui è sempre stata commercializzata. 

La produzione di olive ed olio nella zona montana pontina ha tradizioni antichissime, le colonie Greche, formatesi nella zona dell’odierna Terracina, cominciarono a conoscere e a sfruttare le peculiarità del terreno ai limiti della palude producendo spezie, frutti, ortaggi che poi i romani hanno esportato in tutto l’Impero. 

L’oliva Itrana è tra questi, di colore violaceo è utile per la produzione dell’olio ma è anche un’oliva da tavola dal gusto inconfondibile, tanti sono i modi in cui viene consumata: quelle raccolte a fine ottobre primi di novembre sono messe in salamoia per essere mangiate in insalata, in accompagnamento di carni, nel sugo per la pasta o come condimento del baccalà. 

In commercio si trova anche l’oliva schiacciata, ovvero colta e pestata delicatamente in modo che non si rovini il nocciolo e tenuta in salamoia un paio di settimane per poi essere condita con aglio, olio, peperoncino e prezzemolo, di solito viene servita come antipasto. 

Se colta in marzo, aprile l’oliva ha ormai assunto un colore scuro, un rossastro quasi nero, e viene immersa in un contenitore pieno di sale grosso e lasciata ad appassire per una decina di giorni per poi essere messa ad asciugare al sole, viene poi condita con aglio, olio e peperoncino e pronta per essere servita o da utilizzare per condire la pizza o altri piatti.

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