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Venerdì, 1 Dicembre 2023
Piastre a induzione

Cucinare con piastre a induzione è dannoso? Risponde l’esperto

Sul web stanno circolando alcune informazioni allarmanti riguardo a presunti rischi per la salute legati al loro uso. Facciamo un pò di chiarezza insieme al nutrizionista Fabio Mariniello

Sebbene ci sia stata un’iniziale resistenza verso le piastre a induzioni, negli ultimi anni stanno guadagnando sempre più popolarità anche in Italia. Basti pensare che hanno preso il posto dei fornelli a gas già in un quarto delle cucine italiane. Tuttavia, parallelamente alla loro diffusione, stanno circolando sul web anche informazioni allarmanti riguardo a presunti rischi per la salute legati al loro uso. Insieme al nutrizionista Fabio Mariniello facciamo un pò di chiarezza e cerchiamo di capire se c’è davvero motivo di preoccuparsi.

Dott. Mariniello come funziona la piastra a induzione?  

"E’ un piano cottura che non funziona per mezzo del gas, quindi non vi è combustione di metano. È la corrente elettrica a consentirci di cucinare. Il meccanismo fisico alla base del suo funzionamento è l’induzione elettromagnetica. Cercando di semplificare al massimo, vi sono delle bobine di rame attraversate da corrente elettrica ed un nucleo di ferrite. Quando la pentola è sul piano di vetro-ceramica, il campo magnetico generato dalle bobine induce calore come fosse una fiamma. La maggior parte dei modelli oggi ha i comandi touch, con una scomparsa graduale delle manopole. Da tutti i punti di vista, sia progettuali che di consumo, sono migliori". 

Su Internet circolano informazioni su presunti rischi per la salute derivanti dal loro uso. Uno dei principali è la possibile emissione di radiazioni elettromagnetiche pericolose. Cosa c’è di vero?  

"Assolutamente nulla, perché le normative parlano chiaro. La progettazione degli elettrodomestici viene eseguita tenendo già conto dei limiti di sicurezza imposti e nessun modello viene inserito sul mercato se non li rispetta. Non vi è alcun rischio. Per indurre alterazioni del sistema nervoso e muscolare occorrono campi magnetici ben più potenti. Se volete approfondire l’argomento, potete cercare le varie norme Europee e relativi aggiornamenti negli anni. L’argomento è costantemente dibattuto, approfondito ed aggiornato". 

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Oltre quale soglia le radiazioni elettromagnetiche possono essere pericolose, e quali danni alla salute possono causare?  

"Al momento non esistono studi che affermino in modo chiaro e netto i danni sulla salute di un campo elettromagnetico, specialmente alla potenza erogata da normali elettrodomestici poiché progettati per essere molto al di sotto dei limiti oltre i quali si potrebbero verificare dei danni. D’altronde, considerate che navighiamo in un mare di onde elettromagnetiche, tutti i giorni, senza conseguenze. Basti pensare che in ogni casa vi è almeno un wifi sempre acceso, più un frigorifero sempre attivo. A questo aggiungiamoci lavatrice, phon, televisori, cellulari, console di videogiochi, antenne per la trasmissione del segnale telefonico, ecc. Dunque, qualora ci fosse un problema di elettromagnetismo, il forno ad induzione è l’ultima delle preoccupazioni, considerando i tempi di cottura/esposizione".

Esiste una distanza di sicurezza tra la persona che cucina e i fornelli da rispettare?  

"No, sebbene i test vengano effettuati a 30cm dal ripiano. Considerando che nessuno cucina appoggiando il torace sul ripiano, tantomeno le braccia, non vi sono rischi. Inoltre, salvo dover mescolare continuamente una crema pasticciera od un impasto in cottura, nessuno rimane ore ed ore in piedi davanti ad un fornello acceso".   

Un altro dubbio sul quale si dibatte sul web, è che le piastre a induzione possano cambiare la composizione chimica degli alimenti cotti facendo perdere gran parte del loro valore nutrizionale, o addirittura aumenterebbero il rischio di cancro. Anche questa è una ‘bufala’?  

"Assolutamente sì. Con la quantità di onde elettromagnetiche presenti in giro, dovremmo essere tutti morti da tempo. Questa bufala ricorda molto quella dei forni a microonde. Direi che oggi tutti ne hanno uno a casa e nessuno ha vinto cause multimilionarie vinte a seguito dei presunti danni generati. Non vedremo nulla del genere nemmeno per i forni ad induzione". 

Quali sono i pro e i contro delle piastre a induzione? 

"E’ un sistema più pratico nella progettazione delle cucine, in quanto spostare e riposizionare una cavo elettrico è oggettivamente più semplice di prolungare e spostare un condotto del gas. Alcuni modelli consentono anche di utilizzare delle pentole dalle dimensioni e dalle forme non comuni, mettendo in contemporaneo collegamento due piastre ad induzione che lavoreranno in sincrono. I vantaggi in termini di consumo sono enormi. Il campo elettrico è ben concentrato sulla pentola in utilizzo e la corrente, specialmente oggi, è molto più conveniente del gas. La resa termica è infine molto superiore al gas. Sono fornelli facilissimi da pulire, senza angoli difficili da raggiungere, spigolosità ed anfratti in cui la sporcizia poco visibile si può accumulare".

Quali errori non commettere con questi elettrodomestici?

"Non dimenticatevi di utilizzare pentole con il fondo in materiale ferroso, altrimenti non vi sarà cottura. Purtroppo l’unico reale inconveniente è che chi passa da una cucina a gas ad una a induzione, dovrà parzialmente o totalmente rinnovare il set di pentole e padelle. Dovrete buttare (o conservare nostalgicamente) pentole in vetro, ceramica, rame e ottone, terracotta ed alluminio (non multistrato, altrimenti vanno bene). Non sono adeguate a questo piano cottura. Per fortuna esistono anche delle piastre adattabili, che compensano temporaneamente al dover comprare immediatamente tutte pentole nuove. Questi modelli sono ancora piuttosto costosi, sebbene nel tempo diventeranno la normalità, con un adeguamento dei prezzi. Anche la produzione di condensa è superiore e spesso è largamente consigliato l’acquisto e l’impiego di cappe speciali, anti-condensa. Il rischio è che l’umidità diffusa rovini i mobili della cucina nel medio-lungo periodo".    

In conclusione, cosa conviene di più, e cosa è più salutare: il gas o l’induzione?  

"Per la direzione che sta prendendo il clima, il fornello ad induzione è assai più conveniente rispetto al gas. Ricordo che la combustione di qualsiasi tipo a partire da idrocarburi rilascia in aria CO2. Quindi ritengo che il gas debba essere archiviato il prima possibile. Anche in termini di bollette, non ci sono paragoni. Inoltre, nel tempo, scompariranno gli incidenti legati alle perdite di gas, che ormai alimentano sempre meno fornelli".

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