Tonno, come riconoscere quello di qualità (e quanto mangiarne)
Come riconoscere al supermercato se un tonno è di buona qualità? Lo abbiamo chiesto all'esperta Federica Mastronardo, biologa nutrizionista
E’ sempre consigliabile mangiare pesce almeno tre o quattro volte a settimana, ma spesso risulta poco pratico comprarlo fresco e cucinarlo ogni giorno. Il tonno in scatola è una valida alternativa. Bisogna però prestare attenzione e farne un uso moderato. Si tratta di un pesce di grandi dimensioni e perciò ci chiediamo: quanto possiamo mangiarne a causa del rischio di contaminazione da metalli pesanti come il piombo o il mercurio presenti in mare? E come possiamo riconoscere se è un tonno di buona qualità anche se in scatola?
Tonno in scatola troppo tenero? Ecco perché non è un buon segno
La consistenza del tonno può essere un buon indicatore, perché la parte pregiata del tonno è la parte centrale del pesce, quella più ricca di fibre e quindi con una consistenza più dura. Se il tonno in scatola è troppo tenero, probabilmente quello che state mangiando sono scarti di lavorazione e non la parte più nobile del pesce.
Risponde l'esperta Federica Mastronardo, biologa nutrizionista. Impariamo a capire le parti nobili di questo pesce e apprezzare le sue proprietà nutrizionali con una guida esperta che ci aiuterà a fare una spesa più consapevole senza rischi per la salute.