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Sabato, 20 Aprile 2024
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Aikidō: l'arte marziale di autodifesa fondata sui principi di pace e armonia

Un’antica e tradizionale arte marziale di autodifesa basata sui principi di non violenza, dove si lavora sul proprio io e non sulla sconfitta dell'avversario: scopriamo cos'è l'Aikidō e quali sono i suoi benefici

Un' antica arte marziale giapponese nata agli inizi del Novecento, l'Aikidō è una particolare disciplina che può essere praticata in due differenti modi: a mani nude o con le tipiche armi bianche tradizionali del Budō giapponese.

Basata sullo studio del movimento, l’obiettivo è quello di raggiungere la massima padronanza del corpo e utilizzare la propria energia contro uno o più avversari pur mantenendo il massimo controllo dell’equilibrio, ricevendo o anticipando il gesto d’assalto dell’avversario. Le basi si fondano sulla modifica della posizione di quest'ultimo applicando tecniche di leve articolari, percussioni e proiezioni (modi per farlo cadere utilizzando il peso del corpo).

Con un allenamento costante, l’aikidoka sviluppa  la concentrazione, l’agilità e impara a muoversi più velocemente e a difendersi. Inoltre, sviluppare l’autocontrollo porta l’aikidoka ad avere sempre più fiducia in sé. Non ci sono gare, perché è un’arte marziale di autodifesa basata sui principi di non violenza.

Aikidō: cos'è

La finalità principale dell'Aikidō non è rivolta al combattimento o alla difesa personale, pur utilizzando per la sua pratica uno strumento tecnico che deriva dal Budō, l'arte militare dei samurai giapponesi. Al contrario, la disciplina mira alla "corretta vittoria" che consiste nella conquista della "padronanza del proprio essere", resa possibile soltanto da una profonda conoscenza della propria natura interiore.

Con questo concetto, il fondatore della disciplina voleva affermare che per cambiare il mondo occorre prima cambiare se stessi e ciò significa che se si vuole veramente acquisire quella capacità che egli definiva "katsuhayabi", ovvero padroneggiare l'attacco proveniente da un potenziale avversario esattamente nell'istante e nella circostanza della sua insorgenza, occorre aver preventivamente acquisito la capacità di padroneggiare pienamente se stessi.

Questa arte marziale non è dunque finalizzata alla difesa personale, come potrebbe apparentemente sembrare osservando la sua pratica dall'esterno sul piano tecnico, ma è finalizzata al risultato della scoperta e dello studio delle leggi della natura che regolano le dinamiche e le relazioni che entrano in gioco nel rapporto fra gli individui nell'occasione dell'instaurarsi di un conflitto e/o un combattimento fra di loro; pur utilizzando il patrimonio tecnico appartenuto alle arti marziali giapponesi, in particolare al daitoryu-jujutsu, e pur simulando circostanze di conflitto e di combattimento.

Questo significa che, nell'avanzamento della pratica, l'aikidoka compie un percorso evolutivo nel quale il proprio spirito di competizione che inizialmente lo porta a lasciarsi spronare dal gusto e dal desiderio di confrontarsi con gli altri, man mano lascia il posto al gusto e al desiderio di confrontarsi con il proprio io, interiorizzando la sua pratica nell'impegno di superare sistematicamente i propri limiti a prescindere dagli altri: questo è il significato di possedere un "animo che non si confronta", il quale si realizza quando lo spirito di competizione si è spostato dal confronto esteriore con gli altri al confronto interiore verso se stessi.

L'Aikidō e il principio di non resistenza

Nell'Aikidō trova piena applicazione il tipico concetto orientale del principio di non resistenza nella sua più alta espressione. È importante però evidenziare come il concetto di non resistenza non significhi restare inermi nei confronti di un ipotetico avversario; bensì che la scelta fondamentale e prioritaria fra tutte le opzioni possibili volte alla risoluzione di un conflitto consiste innanzi tutto nella ricerca della massima conservazione della propria integrità fisica, la quale è possibile solamente quando ci si faccia scivolare di dosso il peso del conflitto senza subire le conseguenze che derivano dalla contrapposizione forza contro forza.

Il principio di non resistenza, dunque, educa e favorisce lo svilupparsi della capacità di sottrarsi agli eventuali effetti negativi delle azioni altrui, lasciando che queste ultime si esauriscano naturalmente senza che, per questo, ne derivi un danno per l'aikidoka. 

La difesa personale e l'arte marziale nell'Aikidō

La priorità strategica dell'aikidoka nella scelta della sua azione tattica difensiva è quella di arrivare alla risoluzione del conflitto senza subire offesa, impiegando le tecniche dell'Aikidō non nella ricerca di riuscire ad infliggere dei danni risolutivi all'avversario, ma essenzialmente al fine di disimpegnarsi da lui e dal combattimento stesso.

Benefici

La pratica dell'Aikidō ha molto benefici: tonifica tutto il corpo, specialmente la cintura addominale e i muscoli della colonna vertebrale. Inoltre, è un allenamento che consente notevoli miglioramenti fisici su glutei, gambe, spalle, braccia e cuore.

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