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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Salute fisica e psicologia: perché e come allenare lo psoas, il muscolo dell'anima

Considerato il muscolo dell'anima, lo psoas è di vitale importanza sia per il benessere psicologico che per quello fisico. Scopriamo le sue importanti funzioni e come allenarlo

Il muscolo psoas (o muscolo ileopsoas) è un muscolo spesso e allungato, costituito da due ventri muscolari: il grande psoas e il muscolo iliaco che si uniscono distalmente per inserirsi al piccolo trocantere del femore. Il muscolo viene classificato, insieme al piccolo psoas, tra i muscoli interni dell'anca. È un muscolo che insieme ai paravertebrali sorregge il rachide lombare.

Il muscolo grande psoas è fusiforme e prende origine dalle arcate fibrose che uniscono le superfici laterali dei corpi delle prime quattro vertebre lombari e dell'ultima toracica e dai dischi intervertebrali interposti. Origina inoltre dai processi costiformi delle prime quattro vertebre lombari, determinando così due strati, uno anteriore e uno posteriore, tra i quali è posto il plesso lombare. I fasci muscolari decorrono parallelamente alle vertebre lombari, fino ad incontrare, nella fossa iliaca, i fasci del muscolo iliaco. Passa, quindi, sotto il legamento inguinale, occupando la lacuna dei muscoli e convergendo in un robusto tendine che si inserisce nel piccolo trocantere del femore.

Il muscolo iliaco, invece, ha forma di ventaglio ed origina dalla fossa iliaca e dall'ala dell’osso sacro. I fasci muscolari passano al di sotto del legamento inguinale, occupando la lacuna dei muscoli ed andando ad inserirsi sul tendine del muscolo grande psoas e quindi sul piccolo trocantere del femore.

Il muscolo psoas flette, adduce ed extraruota la coscia quando prende punto fisso sulla colonna e sul bacino, ma anche fette e inclina dal proprio lato il tronco, e lo ruota dal lato opposto, quando prende punto fisso sul femore.

Alcune malattie addominali, come l'appendicite, possono provocare una contrazione involontaria dello psoas (psoite). Lo psoas può anche essere sede di ematoma in caso di diminuzione del potere coagulante del sangue, o di ascesso in caso di infezione delle ossa o dei dischi intervertebrali.

Muscolo Psoas: perché è importante

Insomma, in poche parole un muscolo molto importante che svolge la funzione di collegare le gambe alla colonna vertebrale, dunque il suo ruolo riguarda il mantenimento dell’equilibrio e il sostegno della struttura ossea. È fondamentale per il movimento, la funzionalità articolare, la flessibilità. Lo psoas, inoltre, aiuta a mantenere il corpo in posizione verticale. Durante il rilassamento da supini è importante che questo muscolo sia in grado di decontrarsi in modo che il nostro corpo possa rilasciare tutte le tensioni. 

Le ricerche in ambito corporeo e spirituale indicano che lo psoas è vitale per il benessere psicologico oltre che per quello fisico. In Oriente, infatti, lo psoas è considerato il muscolo dell’anima. Secondo la tradizione allenare questo muscolo potrebbe aiutarci a superare ansia e paura. Gli esercizi di rilassamento che si svolgono sdraiati sulla schiena, tipici dello Yoga, coinvolgono lo Psoas. Ma come è possibile ottenere questo benefico effetto psicologico? Semplice: come si legge su greenme.it, questo muscolo non è collegato soltanto alle gambe e alla colonna vertebrale, ma anche al diaframma. Il diaframma è fondamentale per la nostra respirazione, in particolar modo quando è calma e profonda. Ed è proprio la capacità di calmare, rallentare e rendere più profondo il respiro che rilassa sia il nostro corpo che la mente. Secondo Liz Koch, autrice del libro The Psoas Book, questo effetto benefico avviene perché lo psoas avrebbe un legame diretto con la parte più antica del nostro tronco encefalico e del midollo spinale, chiamata cervello rettile.

Ma quali sono le attività sportive che aiutano ad allenare il muscolo psoas? Da citare senza dubbio le pratiche che si concentrano sul rilassamento come lo Yoga, il Pilates o il metodo Feldenkrais. Quest'ultimo è un metodo di auto-educazione attraverso il movimento, che prende il nome dallo scienziato, fisico e ingegnere israeliano che lo ideò: Moshé Feldenkrais (1904-1984). I suoi sostenitori affermano che il metodo riorganizzi la connessione tra cervello e corpo, migliorando, quindi, sia i movimenti del corpo che lo stato psicologico.

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