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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Successo sportivo: secondo uno studio dipende dall’intestino

Non basta la motivazione, la costanza e l'allenamento per avere successo nel mondo dello sport, occorrono anche batteri specifici. È questo quanto emerso da una ricerca scientifica della Harvard Medical School

Non basta la motivazione, la costanza e l'allenamento per avere successo nel mondo dello sport, occorrono anche batteri specifici. È questo quanto emerso da una ricerca scientifica della Harvard Medical School, presentata al 254° National Meeting & Exposition dell’American Chemical Society. Come si legge su Ok-salute.it, secondo questo studio, infatti, il successo sportivo potrebbe risiedere anche nell’intestino, dove, nel dettaglio, alcuni particolari microrganismi sarebbero in grado di aiutare le performance atletiche migliorandole. Lo studio si è basato sulle informazioni emerse dai campioni fecali di venti atleti in allenamento per la maratona di Boston nel 2015, i dati sono stati raccolti quotidianamente una settimana prima e una dopo della corsa.

Il microbiota umano

Prima di entrare nel dettaglio dello studio è bene conoscere l'importanza del microbiota umano (chiamato comunemente flora intestinale), ovvero l'insieme di microorganismi simbiontici che convivono con l'organismo umano senza danneggiarlo. Ogni individuo possiede il suo proprio microbiota, ma i ricercatori dell'INRA hanno messo in evidenza l'esistenza di un piccolo numero di specie condivise da tutti che costituirebbero il nucleo filogenetico del microbiota intestinale umano.

Essenziale per il benessere del nostro organismo, un'importante funzione del microbiota umano è la disgregazione delle sostanze che il nostro sistema non è in grado di smantellare, come le cartilagini e le molecole di cellulosa. Un'altra funzione importante è la sintesi di sostanze indispensabili, ad esempio la vitamina K, che svolge un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue.

Alcuni ricercatori affermano che il microbiota dovrebbe essere considerato come un organo vero e proprio, un organo metabolico convertito alla nostra fisiologia che svolge funzioni che non saremmo in grado di svolgere altrimenti.

Inoltre, e ultime scoperte in campo scientifico dimostrano come il microbiota intestinale, o flora batterica intestinale, svolga un ruolo fondamentale per avere un sistema immunitario reattivo ed anche per ottimizzare le performance sportive.

Lo studio sui batteri: i risultati

Ma torniamo allo studio: per prima cosa i ricercatori americani hanno sequenziato i genomi dei batteri, utilizzando metodi specifici per capire quanti e quali tipi di microbi fossero presenti nei campioni fecali degli atleti. Nel confronto tra pre e post gara, gli studiosi hanno rilevato il picco improvviso di un particolare tipo di batteri dopo la maratona che con la loro funzione naturale, scomponevano l’acido lattico. Come sostengono i ricercatori, infatti, durante un esercizio fisico intenso il nostro corpo produce più acido lattico del solito, e questo può portare ad affaticamento e dolore muscolare. Dunque, l’azione di questi batteri potrebbe dare sollievo agli atleti, migliorando di conseguenza le prestazioni sportive.

Ma non è finita qui, in un’altra serie di esperimenti, i ricercatori hanno confrontato i batteri di ultramaratoneti, che affrontano gare che superano anche i 40 chilometri, con quelli di una formazione di canottieri in allenamento per le Olimpiadi. Nei primi hanno trovato tipi di batteri che potrebbero aiutare a scomporre carboidrati e fibre, non presenti invece nei secondi. Dunque, il risultato della ricerca ci induce a pensare che alcuni sport possono promuovere la formazione di microbiomi diversi per favorire una determinata performance sportiva.

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