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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Team building aziendale: anche in tempi di Covid-19 gli italiani lo vogliono sportivo

Urban Sports Club ha recentemente condotto un'indagine tra i propri utenti volta a indagare l’importanza e il valore del team building in azienda: che ruolo hanno le interazioni sociali nel contesto lavorativo? E quali sono le attività a cui gli italiani vorrebbero dedicarsi per migliorarle?

Un periodo strano quello che stiamo vivendo da ormai più di un anno, la pandemia ci ha costretti a limitare fortemente le interazioni sociale e il contatto con gli altri. In ambito lavorativo prevale lo smartworking e forse anche il rapporto tra colleghi ne ha risentito: molte realtà hanno adottato diversi strumenti per stimolare la coesione, ma con quale effetto? E che ruolo hanno le attività di team building nella vita di un'azienda?

Urban Sports Club, applicazione leader per l’accesso a più di 8.000 centri fitness, ha condotto a questo proposito un'indagine tra i propri utenti volta a indagare l’importanza e il valore del team building e a capire meglio quali sono state le difficoltà che più sono emerse in questo difficile anno di pandemia.

Cos'è il team building

Per prima cosa chiariamo il concetto di team building: nell'ambito delle risorse umane, questo fenomeno costituisce un insieme di attività formative, variamente definite come team game, team experience, team wellbeing, il cui scopo è la formazione di un gruppo di persone. Potremmo definirlo come il complesso delle attività dirette a favorire la comunicazione e a stabilire un clima di fiducia e di collaborazione tra i componenti di un gruppo, in particolare tra i dipendenti di un'azienda. Ma quanto è importante avere dei rapporti sociali nel contesto lavorativo?

Gli effetti dello smartworking: l'indagine

Secondo l'indagine di Urban Sports Club, è da un anno, esattamente dallo scorso marzo, che quasi 7 lavoratori su 10 (68%) non sono più tornati regolarmente in ufficio, continuando a svolgere la loro attività da casa. Come leggiamo su myfitnessmagazine.it, "a risentire maggiormente delle forti limitazioni imposte riguardanti soprattutto le occasioni di socialità e confronto, sono i lavoratori che operano in team e sono abituati ad un contatto e interscambio continuo con i propri capi e colleghi.

La quasi totalità (90%), infatti, ha affermato che la diminuzione di socialità con i propri colleghi ha inciso in maniera significativa in questo periodo. Hanno affrontato invece con più serenità le restrizioni i dipendenti abituati a svolgere in autonomia le proprie mansioni o coloro che lavorano in solitudine: tra questi, per 7 su 10 (70%) il lavoro da remoto e l’assenza di interazione con i colleghi sono stati vissuti con pochi disagi e in tranquillità".

Team building sì, ma sportivo

Il team building viene dunque considerato importante. "Un dipendente su due (52%) supporta fortemente le attività di team building, in quanto favoriscono coesione e confronto, mentre il 44% ne sottolinea l’efficacia in quanto portatrici di effetti positivi in molti ambiti che riguardano la quotidianità della loro professione".

Ma quali sono le attività predilette? "Quando si parla di attività di condivisione, i lavoratori italiani non hanno dubbi: al primo posto c’è lo sport (55%), che contribuisce a creare affiatamento nei partecipanti, aiuta a sviluppare motivazione e determinazione, stimolando anche una sana competizione, senza tralasciare il benessere fisico.

L’attività sportiva, quindi, conquista in maniera indiscussa il primo posto. A seguire i workshop e i corsi di formazione professionale (26%) mentre la medaglia di bronzo è contesa tra sessioni di yoga e meditazione (24%) e attività culinarie.

C'è poi anche chi vorrebbe cimentarsi in quiz e attività di gioco insieme ai propri colleghi (21%) e chi invece opterebbe per qualcosa di poco impegnativo, come un aperitivo virtuale (16%). Meno scelte infine le attività musicali, a preferirle solo il 3% degli intervistati.

Complici il lockdown, le forti restrizioni e lo smartworking, 5 aziende italiane su 10 (50%) hanno sacrificato queste iniziative, prediligendo riunioni e scambi virtuali puramente lavorativi e di aggiornamento sul business, mentre il 27% ha limitato le occasioni di interazione anche in via telematica sebbene il 79% degli intervistati abbia confermato la propensione della propria azienda ad organizzare, più o meno regolarmente, attività di team building e occasioni di incontro tra i dipendenti".

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