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Martedì, 23 Aprile 2024
Allenarsi con costanza

Cinque consigli (che dovreste conoscere) per motivarvi nell'allenamento

Se anche tu a inizio anno ti iscrivi in palestra o a qualche corso sportivo che puntualmente abbandoni, metti in pratica queste cinque strategie

Ogni anno più del 50% delle persone si pone buoni propositi per l'anno nuovo come perdere peso, smettere di fumare, iscriversi in palestra, mettere da parte risparmi, ottenere una promozione, ecc. Eppure, la gran parte degli studi sul tema dicono che circa l'80% di questi obiettivi, soprattutto se riguardano l’attività fisica, viene abbandonato entro un mese. A confermarlo il fatto che proprio tra gennaio e febbraio si registra il maggiore calo nelle vendite degli abbonamenti delle palestre rispetto al resto dell’anno.

Ma perché i buoni propositi per il nuovo anno non vengono perseguiti? Perché le persone non riescono a trasformare le proprie intenzioni in azioni soprattuto quando si tratta di esercizio fisico? Una delle ragioni principali è che non si ha la giusta motivazione. Apportare alcune modifiche all'approccio che si ha all'allenamento può aiutare a perseguire meglio gli obiettivi prefissati. Esistono, in particolare, 5 strategie da poter adottare per mantenere alta la motivazione ad allenarsi tutto l’anno e non mollare la palestra. Scopriamole!

1) Riduci al minimo lo sforzo fisico

Quando ti alleni, sottoponi il tuo fisico a uno sforzo che porta a stancarti e a farti sudare. Ma il livello di sforzo che credi di fare in realtà dipende molto dalla tua percezione soggettiva che innesca una reazione nel cervello. Questo monitora costantemente lo stato del tuo corpo e potrebbe percepire il cambiamento, ovvero il passaggio da uno stato di riposo a uno stato di sforzo fisico, come un potenziale rischio per la tua salute. Maggiore è lo sforzo fisico che pensi di fare, più segnali arrivano al cervello e più questo crede che l'attività non vale lo sforzo, e quindi ti porta a mollare. Questo è il motivo per cui ridurre al minimo lo sforzo fisico può aiutare meglio a perseguire gli obiettivi a lungo termine. Quindi, se pensi di stancarti troppo con una corsa di quindici minuti, non rinunciare completamente a essa, ma fai una corsa di cinque minuti. A confermare ciò una ricerca che mostra che quando pensiamo che i nostri obiettivi richiedano poco sforzo per essere raggiunti, è più probabile che li raggiungiamo.

2) Riduci al minimo lo sforzo psicologico

Lo stesso principio si applica anche alla riduzione dello sforzo psicologico richiesto per l'esercizio, poiché il nostro cervello ci incoraggia a evitarlo a tal punto che, quando può scegliere, spesso preferisce il dolore fisico. Il cervello reagisce così perché vuole preservare lo sforzo psicologico per i momenti di emergenza. Cominciare un programma di allenamento a lungo termine o alzarsi dal letto un'ora prima sono tutte attività che richiedono innanzitutto uno sforzo psicologico e poi fisico. Per ridurre al minimo anche questo sforzo, devi ridurre al minimo anche il processo decisionale che porta a perseguire quell’obiettivo. Quindi, quando devi andare in palestra, riduci al minimo tutte le decisioni da prendere, come camminare o guidare per raggiungere il luogo di allenamento, o metti, ad esempio, le scarpe da ginnastica sempre nello stesso posto in modo da non doverle cercare e, quindi, sforzare il cervello.

3) Preferisci l’attività fisica che più ti piace

Altra strategia da adottare per mantenere alta la motivazione è scegliere l’attività fisica che più ti piace. Se odi correre ma ti piace il corso di Zumba, preferisci quest’ultimo senza alcun dubbio.

L’ora in cui ti alleni (di mattina o di sera) può cambiare il tuo orologio biologico

4) Scegli obiettivi a breve termine

Un altro errore motivazionale che molti commettono è quello fissare obiettivi troppo lontani nel tempo. Così inizi ad allenarti per perdere qualche chilo, per adattarti di nuovo ai vecchi jeans preferiti. Ma quando il risultato non si raggiunge nel breve termine, il cervello non associa la motivazione (la perdita di peso) con l'esercizio, e questo porta ad essere meno inclini a fare attività fisica. Se, al contrario, scegli un obiettivo che comporta un risultato più immediato, il cervello assocerà positivamente il risultato all'esercizio perché si verificano in maniera simultanea. Ad esempio, i benefici che l’esercizio apporta all'umore si verificano più rapidamente rispetto ai cambiamenti nell’aspetto fisico. Se, quindi, ti poni un piccolo obiettivo ma immediato per ogni esercizio che fai, raggiungerai più facilmente i tuoi obiettivi anche a lungo termine.

5) Concentrati sull' “essere” e non sull’ “avere”

Un’altra strategia motivazionale è cambiare il tipo di obiettivo che hai. I cosiddetti obiettivi "avere" non servono a migliorare la motivazione poiché il cervello si concentra su cose più importanti, come essere efficaci in ciò che fai. Un esempio di un obiettivo "avere" è fare l'esercizio per avere un corpo migliore. Questo tipo di obiettivo è considerato meno importante dal nostro cervello perché non ci aiuta a raggiungere obiettivi "essenziali" per la salute dell’organismo.  Al contrario, i tipi di obiettivi che aiutano a mantenerci motivati nel tempo sono obiettivi "essere". Un esempio è fare l'esercizio per essere sani o più atletici. Quindi allenati non con l'obiettivo di perdere peso ma con l'obiettivo di rendere più sano ed atletico il tuo corpo.

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