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Giovedì, 28 Marzo 2024
Psicologia e Coppia

Quattro errori da evitare quando si cerca l'amore on line (e non solo)

Ci sono persone che ricadono sempre negli stessi errori nella ricerca della persona da amare, e finiscono per perdere fiducia in se stesse

Nella vita come in amore, non si può rimanere sempre uguali a se stessi. Cambiare è inevitabile, perché si cammina e si cresce, ma quando questo non è compreso o addirittura il cambiamento e la crescita vengono rifiutati, allora si rischia di commettere sempre gli stessi errori. L’esempio tipico è quello della relazione amorosa: tendiamo a innamorarci sempre di persone con caratteristiche simili e anche gli errori che facciamo nella coppia (e che generalmente portano alla fine di una relazione) ritornano ciclicamente. La conferma arriva da uno studio dell’Università di Toronto. I dating déjà-vu che ogni single segue in maniera distintiva al momento della scelta del proprio partner tendono incredibilmente a ripetersi ogni volta che si comincia una nuova relazione amorosa, con tutte le conseguenze del caso. Ma c’è un modo di imparare dagli errori commessi, per non ripeterli più e costruire finalmente una relazione felice?

Gli esperti di Once, app pioniera dello slow dating, hanno chiesto alla psicologa e sicoterapeuta Ilaria Merici dello Studio Porta Nuova di Milano i consigli che ciascun single dovrebbe tenere a mente nella ricerca di un nuovo potenziale partner.

Quattro errori da evitare (di ripetere) nella ricerca del partner

Il diritto all’errore, quando sbagliare non è un delitto

È facile incolpare se stessi quando le cose vanno per il verso sbagliato con quella persona che si pensava essere così fantastica. Ecco il punto: sebbene sia importante assumersi la responsabilità delle proprie azioni, il comportamento degli altri non è sotto il controllo di nessuno. Se qualcuno sceglie di comportarsi male o di giocare con i sentimenti altrui, la colpa è solamente sua. Ognuno ha però il potere di allontanarsi, imparare dai propri errori e fare una scelta diversa e più cauta in futuro.

“Credo sia importante recuperare il diritto all’errore”, commenta la Dottoressa Merici. “Sbagliare non è un delitto, ma esperienza. Ho dato troppa fiducia? Ho lasciato che non mi rispettasse? Può capitare, a noi e anche agli altri. Ognuno è in grado di fare ciò che può in un dato momento e a determinate condizioni. Perseverare è altra cosa, come ben sappiamo. Peggio ancora addossarsi l’intera responsabilità delle scelte di comportamento altrui. L’onnipotenza non è di questo mondo. Più sano è accettare a volte di non avere alcun potere sugli altri e cambiare direzione”.

Consapevolezza, capire cosa rende vulnerabili

Sembra banale, ma il periodo che segue una rottura è il momento perfetto per fare un po’ di ricerca dentro se stessi. Esaminare le proprie scelte in campo sentimentale è il primo passo per scoprire cosa è andato storto e capire se esiste uno schema che si tende erroneamente a seguire. Ad esempio, essere sempre stati attratti da chi ha paura di impegnarsi, può nascondere la tendenza ad avere paura dell’impegno in prima persona. Essere brutalmente onesti con se stessi è fondamentale. Se si vuole iniziare a uscire con le persone giuste, bisogna prima capire cosa dentro di sé ha portato a quelle sbagliate.

“La consapevolezza di sé, della propria identità, di bisogni e desideri e soprattutto di automatismi inconsapevoli è fondamentale per la crescita relazionale”, prosegue la Dottoressa Merici. “I meccanismi coscienti sono la minima parte. Occhi e orecchie esterni, professionali e non, possono aiutarci a fare qualche utile riflessione”.

No alle decisioni avventate, meglio prendersi il tempo di conoscere l’altro

Quando si tratta di relazioni, è spesso facile dipingere un quadro nella propria mente di come dovrebbe essere il partner perfetto. Alto, occhi azzurri, barba? Le app di dating sono ideate per aiutare a trovare alcuni tratti specifici, ma spesso superficiali. Spesso però si è troppo presi dal chi, come, dove e quando si vorrebbe incontrare qualcuno e si rischia di non prestare attenzione a chi c’è veramente dall’altra parte dello schermo. Lo slow dating richiede un investimento più consapevole e rispettoso dei ritmi naturali del processo di conoscenza di una persona.

“Per renderci interessanti, tutti mostriamo le foto migliori e usiamo le parole più accattivanti per descriverci”, spiega la Psicologa. “Si mostra l’argenteria a un nuovo ospite! Ma è un falso sé. E se è naturale che esista, meglio tenere presente questo step del processo, anche per se stessi, e darsi il tempo per ridefinire le reali caratteristiche delle persone, con un po’ di conversazione e poi una conoscenza più vicina e approfondita”.

Act like a boss, ricordarsi di essere padroni delle proprie scelte

Uscire con diverse persone sbagliate può far sembrare che siano sono loro a determinare il corso della relazione prosciugando tutte le proprie energie emotive. Nulla di più sbagliato. Ognuno è padrone di decidere chi rimane e chi va nella propria vita. Circondarsi di persone che fanno sentire bene ed evitare con cura quelle che non lo fanno è fondamentale per riprendere il controllo.

“Tollerare più del dovuto e attendere che l’altro cambi atteggiamento è un modo per diventare passivi rinunciando alla propria agency. Molti pensano che sia meglio piuttosto che niente, si accontentano per tenere lontana la solitudine”, conclude la Dottoressa Merici. “Propongo di considerare che niente è meglio che poco. Il poco ci fa pensare di valere poco. E se pensiamo di valere poco, attireremo poco. Solo focalizzandosi su se stessi è possibile spezzare questa catena”.

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