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Martedì, 16 Aprile 2024
Doomscrolling

Doomscrolling, cosa significa dipendere dalle notizie sulla guerra e come difenderci

Nei periodi di crisi e di incertezza andiamo a caccia di informazioni che ci aiutino a comprendere meglio ciò che sta succedendo, anche quando queste ci rendono ansiosi, tristi e preoccupati. Ecco alcuni suggerimenti per contrastare questa dipendenza

Se fino a prima del 24 febbraio, giorno in cui è scoppiata la guerra in Ucraina, trascorrevamo ore e ore incollati agli schermi della tv, dei computer e dei telefonini, per aggiornarci continuamente sulle ultime notizie relative alla pandemia - dal numero di casi, ricoveri e decessi a quello dei vaccinati -, ora è il conflitto a dominare l’agenda di giornali e dei principali canali di informazione. Ad alcuni può sembrare che, di fronte ad eventi come questi, le altre notizie, soprattutto quelle positive, non esistano più. Questo ovviamente non è vero, ma se trascorriamo una quantità eccessiva di tempo davanti agli schermi leggendo solo notizie negative, potremmo rimanere “bloccati” pensando che nel mondo non accada più nulla di positivo. Ma perchè prima cercavamo continuamente notizie sulla pandemia, e ora sulla guerra? Come spiega la teoria cognitiva dell’ansia, nei periodi di crisi e di incertezza andiamo a caccia di informazioni che ci aiutino a comprendere meglio ciò che sta succedendo, anche quando queste ci rendono ansiosi, tristi e preoccupati.

Gli esperti di salute mentale definiscono questa tendenza “doomscrolling”, e avvertono che non dovrebbe essere ignorata perché alimenta ansia e depressione, come sottolinea anche Paul Salkovskis, professore di psicologia clinica all’Università di Oxford.  “Ci sono alcune persone - ha spiegato il prof. - che sono già ansiose, e che saranno significativamente più ansiose a causa di questa nuova situazione. E, come è accaduto anche con il Covid, causerà un probabile aumento di casi di ansia e depressione".

Cosa è il doomscrolling

Il doomscrolling è la tendenza a ricercare in maniera ossessiva notizie negative sul web o sui social con conseguenze sulla propria salute mentale. La parola deriva dall’unione di ‘scrollare’ (da ‘scroll’ in inglese) - ovvero il movimento che facciamo quando navighiamo sul web o utilizziamo i social per scorrere velocemente le notizie - e ‘doom’ (“destino tragico” in inglese) che si riferisce, invece, alla sfilza di notizie drammatiche che leggiamo. Questa tendenza ci ha accompagnato durante il primo lockdown, quello più duro per tutti e con maggiori incertezze, e ci sta accompagnando anche ora in questa nuova situazione di disagio sociale. La ricerca accanita di notizie negative ha importanti riflessi sulla nostra salute mentale, poiché genera intense emozioni di ansia, incertezza, preoccupazione, paura, angoscia, che portano, a loro volta portano, disturbi quali difficoltà nel dormire, diminuzione dell’appetito e scarso interesse per attività che di solito piace fare, riducendo così la qualità della vita.

Come gli eventi cambiano l’umore

Quando vediamo un film drammatico con una musica triste ci sentiamo malinconici ed esausti: questo accade anche quando “scrolliamo” notizie angoscianti. Al contrario, quando guardiamo un film divertente con una musica allegra, ci sentiamo ottimisti ed energici, e questo accade anche quando “scrolliamo” notizie positive e allegre. Questi “eventi”, positivi o negativi che siano, hanno quindi importanti effetti sull’umore (intenso come stato emotivo in lento movimento) e sulle emozioni (che riflettono le risposte allo stimolo esterno). Sebbene l'umore e le emozioni possano essere distinti, interagiscono l'uno con l’altro: uno stato d'animo negativo può, infatti, aumentare la probabilità di provare emozioni negative. Questa interazione a sua volta condiziona il modo in cui si reagisce alle cose, in cui si interagisce con gli altri, in cui si svolgono i compiti quotidiani. E’ questo è dovuto non solo all'"induzione dell'umore" (un evento che può cambiare il nostro umore) ma anche all’empatia.  

L’eccesso di empatia può essere dannoso

L’empatia è la capacità di capire gli altri e provare compassione per loro. E’ probabilmente la qualità umana che più ci distingue dagli altri animali. E’ una caratteristica che ci aiuta a vivere meglio con gli altri e a promuove il benessere della comunità. Tuttavia, un'eccessiva empatia, alimentata da tragici eventi come la guerra o la pandemia, può portare a rimuginare su pensieri negativi, che hanno un impatto sulla nostra salute mentale e sul nostro benessere. Pensare costantemente a pensieri negativi può nel tempo avere importanti effetti sulla nostra mente, come depressione, ansia, una ridotta attenzione o problemi di memoria o nel ragionamento.

Ma, dopotutto, se la nostra attenzione si focalizza unicamente su notizie negative, il nostro cervelllo non ha modo di concentrarsi anche su altro in maniera efficiente. Più immagazziniamo informazioni e ricordi tristi, più il nostro umore peggiora, e più diventa difficile pensare in modo flessibile, cioè passare facilmente da una prospettiva all’altra. È così che rischiamo di rimanere "bloccati" in pensieri quali "questo non finirà mai" o "non ci sono mai buone notizie”, accompagnati da intensi sentimenti di impotenza e angoscia.

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Il doomscrolling genera disturbi dell’attenzione

Sappiamo che mantenere alta attenzione è fondamentale per dirigere l'attività cognitiva su stimoli specifici, e che le nuove tecnologie possono influenzarla. Uno studio, ad esempio, ha dimostrato come la ricezione di messaggi istantanei sui telefoni mentre si sta eseguendo un test genera livelli di stress maggiori rispetto a una condizione in cui il test si svolge senza distrazioni. Concentrare eccessivamente la nostra attenzione su cose minacciose, come controllare ossessivamente le ultime tragiche notizie, può - come abbiamo visto - peggiorare l’umore, ma anche alterare l’attenzione. E avere problemi di attenzione, a sua volta, può renderci più ansiosi e nervosi, creando così un circolo vizioso. Nei casi più gravi questa condizione può anche portare a comportamenti di controllo ripetitivi, osservati nel disturbo ossessivo compulsivo (DOC), che aumentato i livelli di ansia. In conlusione, quindi l’attenzione può essere alterata non solo dal contenuto negativo che fruiamo, ma anche dalla stessa tecnologia che stiamo usando per accedervi. E questo, alla fine, può impattare pesantemente sul profitto nel lavoro, a scuola o anche in altri contesti sociali.

Azzera il tuo cervello

E allora cosa possiamo fare per evitare di farci travolgere da questa “dipendenza” di notizie negative? Per evitare di cadere nel vortice del doomscrolling ossessivo è necessario prendere il controllo della situazione. Come? Trovanfo momenti per distrarsi e uscire dal flusso continuo di notizie negative, cercanfo di programmare cose che ci piacciono, che ci rilassano e che ci distendano, come leggere un buon libro, guardare un film divertente, visitare amici e familiari o anche ritagliarci spazi per la meditazione. Ma anche l'apprendimento di qualcosa di nuovo, come una lingua diversa o uno strumento musicale, può essere utile per migliorare sia l'umore che la cognizione.

Attivati praticamente

Un altro modo per prendere in mano il controllo della situazione è agire, magari unendosi ai volontari che stanno aiutando i profughi ucraini o sostenendo un ente di beneficenza che si occupa di aiutare i civili in Ucraina. Quando si fa un atto di gentilezza come questo, si attiva il sistema di ricompensa nel cervello, che risponde a stimoli gratificanti o rinforzanti rilasciando un neurotrasmettitore specifico: la dopamina. È così che s’innesca la motivazione per raggiungere l’obiettivo che ci fa sentire gratificati. A tal proposito, uno studio ha mostrato come fare una donazione di beneficenza attivi il sistema di ricompensa del cervello in un modo simile alla ricezione di denaro. 

Ma se si continua ad essere vittima del doomscrolling, è il caso di rivolgersi a uno psicologo clinico che possa, attraverso l'uso della terapia cognitivo-comportamentale, ma anche  un’induzione del tono dell’umore, ovvero un paradigma di ricompensa, indurre uno stato d'animo felice e far ritrovare al paziente il buon umore. 

Sii positivo e focalizzati sui tuoi obiettivi

In un mondo in cui la vita scorre velocemente come fanno le notizie, in cui milioni di stimoli e informazioni diverse ci sollecitano costantemente, è importante capire come selezionare cioè che è più utile per noi senza venirne travolti. Per fare ciò bisogna focalizzarci bene sui nostri obiettivi e implementare la giusta strategia per raggiungerli, evitando distrazioni inutili. In che modo? Rimanendo positivi e resilienti, per il nostro bene e per quello degli altri. Dopotutto, che senso ha trovare soluzioni a sfide globali, come il cambiamento climatico e la guerra, se poi non abbiamo la giusta spinta per pensare a soluzioni da intraprendere, perchè siamo depressi e angosciati?

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