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Venerdì, 29 Marzo 2024
Psicologia e Coppia

“Ti lascio, sparisco, poi torno con un like”: ghosting e orbiting, le tattiche usate dagli ex codardi

A un certo punto della relazione il partner “scompare”, facendo perdere completamente le tracce di sé per poi ritornare attraverso i social: cosa c’è da sapere sulle pratiche tanto in voga tra i poveretti in difetto di maturità

Per comodità di spiegazione chiameremo codardi e codarde i rappresentanti maschili e femminili della povera categoria di persone che, a un certo punto di una relazione sentimentale, piuttosto che discutere, argomentare, motivare le questioni che inducono alla fine, decidono di sparire di punto in bianco.

Senza spiegazioni, così, puf!, come per magia, quando non sono in grado di assumersi delle responsabilità, questi soggetti stitici di maturità si lasciano fagocitare dall’immensità del mondo, e per quanto il fenomeno sia antico, spiazza sempre e comunque gli increduli partner alle prese con punti interrogativi irrisolvibili.

Alla tattica di cui si discute è stato attribuito il termine di “ghosting” (da “ghost”, “fantasma”) che ben esprime l’inghippo in cui si trova il malcapitato succube di una sparizione che è diventata ancor più innervosente con l’avvento di social e varie messaggerie.

Cos’è il ghosting

“L’interpretazione delle sparizioni è molto più complessa del banale ‘la verità è che non gli piaci abbastanza’, uno slogan frettoloso (e diventato di moda grazie a un romanzo fortunato), che in fondo offende chi si sente cancellato dall’oggi al domani”, ha spiegato a Donna Moderna lo psicoterapeuta e docente di Psicologia Clinica presso l’Università di Bologna Roberto Pani a proposito delle cause scatenanti del ghosting.

“In genere, le persone che spariscono hanno difficoltà a giustificare il fatto di sentirsi inadeguati in una relazione che sta assumendo un significato importante”, ha proseguito l’esperto: “Immaginiamo un legame che cresce, e che arriva a un punto oltre il quale ‘deve’ evolversi: può accadere che lui (ma il discorso vale anche per il gentil sesso) non riesca più a sostenere una parte che ha recitato sino ad allora. Naturalmente, non parliamo di prese in giro intenzionali, ma di comportamenti inconsapevoli”.

Chi è il "ghoster"

Tracciare un profilo dell’artefice della sparizione può aiutare a comprendere le motivazioni che inducono alla sparizione: il "ghoster" è una persona che non vuole assumersi nemmeno la responsabilità di spiegare cosa sia accaduto dentro di sé per suscitare una tale fuga. “Non è tanto il prosièguo della relazione che li spaventa, quanto il fatto di dare una spiegazione”, ha aggiunto Pani: “È meno impegnativo e faticoso tirarsi indietro anziché dire perché si vuole interrompere il legame”.

Cos’è l’orbiting

E sempre per una sorta di ‘magia’ avvenuta grazie all’abracadabra dei social, ecco profilarsi l’evoluzione del ghosting, il cosiddetto orbiting(ovvero ‘orbitare’) che si verifica la persona sparita dalla relazione ricompare improvvisamente dando cenni di vita con vari like a qualche status di Facebook o visualizzando le storie sui social.

Lo scrittore britannico Philip Ellis sostiene che “i ragazzi sembrano farlo quando vogliono mantenere aperte le loro opzioni”, così da non rischiare imbarazzo se e quando capiterà di incontrarsi per caso o, molto più realisticamente, per lasciare aperta la famosa porta nella visione di un rigurgito di coscienza volto a far tornare sui propri passi. “La preoccupazione è che se dovessero eliminare completamente il contatto, potrebbero perdere l’occasione di riconnettersi con te in seguito”, è la spiegazione fornita dalla dottoressa Rachel O’Neill, specializzata in problemi relazionali.

Come se bastasse un like a rimediare, insomma. Contenti loro (e chi si lascia abbindolare)…

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