rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Psicologia e Coppia

Le coppie scoppiano per colpa dei social: i presupposti per chiedere un risarcimento

Secondo i dati raccolti dall’associazione Familylegal, solo a Milano il 45% delle unioni è saltata per via dei tradimenti consumati via social

Social network: croce e delizia dei tempi moderni questi luoghi virtuali di condivisione, capaci come sono, da un lato, di dare a tutti lo spazio che cercano in questa immensa piazza virtuale, e dall’altro, di ostacolare la percezione della realtà vera, fatta di sguardi, di parole dette in faccia che non sono ‘chat’, ma dialoghi, discussioni, discorsi.

Un peso sempre maggiore e gravoso, le piattaforme in cui le persone diventano ‘utenti’ lo stanno mettendo nelle relazioni di coppia che, stando ai recenti dati, starebbero scoppiando sempre più proprio per colpa delle tentazioni scovate ‘in box’.  

Le chat e i social network "hanno dato sicuramente un impulso enorme ai tradimenti, mai come negli ultimi 5 anni”, ha spiegato l’avvocato Lorenzo Puglisi, Presidente e fondatore dell’associazione Familylegal, all'Adnkronos: "Il dating online ha oramai superato il vecchio approccio vis à vis per lasciare spazio al flirting tramite smartphone”.

“L’uso di queste app è aumentato vertiginosamente”, ha aggiunto l’esperto: “Stando ai dati raccolti da Familylegal, nella sola Milano, il 45% dei matrimoni salta per i tradimenti scoperti da uno dei due partner e consumati su Instagram, Whatsapp, Tinder, Grinder, Badoo o Happn”.

I giovani non si sposano più (e i divorziati aumentano a dismisura) 

Il tradimento causa di addebito nella separazione

Complice anche l’avvento delle nuove tecnologie, l’approccio al tema del tradimento si è evoluto ed è cambiato negli anni, al punto da essere considerato come potenziale causa di addebito nella separazione.

Con una recente sentenza, la numero 21576/2018, la Cassazione ha ribadito la gravità dell’adulterio nel matrimonio, tale da far scattare l’addebito, a meno che il marito che va via da casa per una relazione extraconiugale non dimostri che il rapporto era già in crisi.

In tal caso, tradire non è illecito, o meglio, viene perdonato e non scattano sanzioni. “Va fatto presente però che l’adulterio è vietato solo per chi è sposato. Non vale quindi per i conviventi e per le unioni civili, all’interno delle quali, quindi, è concesso tradirsi reciprocamente senza alcuna conseguenza legale”, ha specificato il legale.

Quando è possibile chiedere un risarcimento per l’infedeltà?

“Presupposto per poter ambire a un risarcimento è che le modalità del tradimento abbiano dato luogo a una lesione della salute del coniuge (che dovrà essere dimostrata)”, ha osservato l'avvocato Puglisi in merito alla possibilità di chiedere un risarcimento per l’infedeltà.

“L'infedeltà, inoltre, dovrà essere trascesa in comportamenti che, oltrepassando i limiti dell'offesa, si siano concretizzati in atti specificamente lesivi della dignità della persona, costituente bene costituzionalmente protetto, circostanza che proprio di recente la Cassazione ha individuato nell’infedeltà conseguita ad una relazione extra coniugale con la propria cognata”.

Ha aperto i battenti qualche giorno fa a Torino la prima casa di appuntamenti con ‘sex dolls’, bambole realizzate in materiale termoplastico, con un'anima in acciaio, pieghevoli e snodabili, che riproducono nei minimi dettagli il corpo umano.

Apre il primo bordello con bambole robot in Italia: "Già tutto esaurito"

Ma avere un rapporto sessuale con una bambola può essere considerato tradimento? “La questione – ha rilevato il legale – lascia certamente spazio alla riflessione. Non tanto sulla possibile equiparazione di una bambola a un essere vivente (che esclude a priori che si possa parlare di infedeltà), quanto piuttosto sulla rilevanza di comportamenti che possano essere considerati incompatibili con i doveri nascenti dal matrimonio in quanto lesivi dei concetti di lealtà e fiducia, nello spirito di reciproca solidarietà e assistenza morale e materiale che caratterizza l'attuale concezione di famiglia”.

"Gli adulteri virtuali hanno un peso nella determinazione dell’addebito"

L'interpretazione del dovere di fedeltà "ha subito con il tempo una notevole evoluzione. La fedeltà, infatti, legata inizialmente a un aspetto prettamente sessuale e fisico e intesa come mera astensione da rapporti extraconiugali, è andata con gli anni avvicinandosi a un concetto di fiducia, solidarietà e di rispetto della dignità dell'altro. Per questi motivi, secondo la Cassazione gli adulteri cosiddetti “platonici” o virtuali hanno un peso nella determinazione dell’addebito non solo quando si arrivi al tradimento consumato, ma anche quando, in considerazione degli aspetti esteriori con cui è coltivata e dell'ambiente in cui i coniugi vivono, dia luogo a plausibili sospetti di infedeltà e comporti offesa alla dignità e all'onore dell'altro coniuge”, ha concluso Puglisi: “Questo significa che il solo flirtaggio telematico può già di per sé portare a responsabilità sotto il profilo dell’addebito”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Le coppie scoppiano per colpa dei social: i presupposti per chiedere un risarcimento

Today è in caricamento