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Sabato, 20 Aprile 2024
Contraccettivi ormonali

I contraccettivi ormonali aumentano il rischio di cancro al seno

Secondo un nuovo studio, tutti i tipi di anticoncezionali ormonali, anche quelli a base di soli progestinici, aumentano il rischio, seppure lievemente

Per contraccezione si intende il complesso dei metodi utilizzati per evitare una gravidanza. Tra questi ci sono i contraccettivi ormonali che determinano un rilascio di varie formulazioni combinate di estrogeni/ progestinici (i principali ormoni femminili) per impedire l’ovulazione, e quindi la possibile unione tra spermatozoo e ovulo. Sono i metodi di prima scelta per molte donne, sessualmente attive con partner fisso, poiché oltre a garantire un'elevatissima protezione da gravidanze indesiderate sono anche alleate della salute femminile per più motivi (regolarizzano il ciclo mestruale, riducono gli episodi di amenorrea e di sanguinamenti intermestruali, alleviano i dolori mestruali e i sintomi della sindrome premestruale). Tuttavia, sugli effetti a lungo termine di questi anticoncezionali, e in particolare sul rischio di sviluppare tumori, c’è ancora molto da chiarire.

Nel 1996 una meta-analisi di 54 studi, pubblicata su Lancet, aveva riscontrato un aumento del rischio di cancro al seno nelle donne che facevano uso di contraccettivi orali combinati (contenenti estrogeni+progestinici) o che avevano smesso di assumerli da non più di 10 anni. Col tempo le formulazioni dei contraccettivi ormonali è cambiata, così come la mole di prescrizioni: negli ultimi anni si è registrato un aumento della domanda di anticoncezionali a base di solo progestinico (in passato erano più comuni quelli combinati) sottoforma di pillola orale, impianto, iniezione o cerotto. Data la tendenza all'aumento dell'uso di questi contraccettivi, gli scienziati della Cancer Epidemiology Unit presso il Nuffield Department of Population Health della Università di Oxford, hanno deciso di approfondire lo studio dei rischi legati all’assunzione di questi anticoncezionali e scoperto che tutti i tipi, anche quelli a base di solo progestinico, aumentano il rischio (seppur minimo) di sviluppare cancro al seno. Tuttavia, i ricercatori hanno anche sottolineato che "l'aumento del rischio di cancro al seno deve essere valutato rispetto ai benefici di questi anticoncezionali, compresa la protezione che forniscono contro altre forme di cancro femminile". I risultati sono stati pubblicati su PLOS MEDICINE.

Lo studio

I ricercatori hanno esaminato i dati di quasi 10.000 donne di età inferiore ai 50 anni che hanno sviluppato il cancro al seno tra il 1996 e il 2017 nel Regno Unito, dove l'uso di contraccettivi a base di solo progestinico è ormai diffuso quanto il metodo combinato. Il 44% delle donne aveva in media una prescrizione di contraccettivi ormonali di 3,1 anni, prima della diagnosi oncologica, mentre la metà assumeva i soli progestinici (in passato era più comune l'uso combinato con gli estrogeni).

Nel Regno Unito le prescrizioni di contraccettivi orali a base di solo progestinico sono quasi raddoppiate nell'ultimo decennio (da 1,9 a 3,3 milioni dal 2010 al 2020), e nel 2020 ci sono state quasi tante prescrizioni di contraccettivi orali a base di solo progestinico quante di contraccettivi orali combinati (3,3 milioni di ciascuna).

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I contraccettivi ormonali aumentano il rischio di sviluppare il cancro al seno

Dall’analisi dei dati è emerso che le donne che assumono contraccettivi ormonali hanno un rischio (relativo) maggiore del 20-30% di sviluppare il cancro al seno rispetto a quelle che non li usano. I risultati sono simili a quelli della meta-analisi pubblicata su Lancet nel 1996. Ma in più quest’ultimo studio ha dimostrato anche che il rischio di sviluppare il cancro al seno è lo stesso sia se si utilizzano contraccettivi ormonali combinati sia se si utilizzano quelli a base di solo progestinico. Inoltre, il rischio rimane più o meno lo stesso indipendentemente dal metodo di somministrazione: pillola orale, dispositivi intrauterini (IUD), impianto o iniezione. Lo studio ha anche confermato, come altri, che il rischio di cancro al seno diminuisce negli anni dopo che una donna smette di usare contraccettivi ormonali.

Il rischio è in realtà molto basso 

Tenendo conto del fatto che la probabilità di cancro al seno aumenta con l'età, i ricercatori hanno voluto calcolare anche il rischio "assoluto" associato ai contraccettivi ormonali. Infatti, seppur l’aumento appaia significativo, il rischio in realtà è molto basso in termini assoluti, ovvero dello 0,15% per le donne con meno di 40 anni e dello 0,5% per le donne con meno di 50 anni. In termici numerici, sono stati calcolati otto casi di cancro al seno ogni 100.000, per le donne che assumevano contraccettivi ormonali per un periodo di cinque anni tra i 16 ei 20 anni; e 256 diagnosi ogni 100.00 per le donne tra i 35 ei 39 anni.

Il lato buono dei contraccettivi ormonali

"Questi aumenti del rischio di cancro al seno - ha affermato il prof. Gillian Reeves, coautore dello studio - devono essere visti nel contesto di ciò che sappiamo sui numerosi vantaggi dell'assunzione di contraccettivi ormonali. Non solo in termini di controllo delle nascite, ma anche perché sappiamo che i contraccettivi ormonali forniscono effettivamente una protezione abbastanza sostanziale e a lungo termine da altri tumori femminili, come il cancro alle ovaie e il cancro dell'endometrio".

"Non solo - ha aggiunto Reevs -, i contraccettivi a base di solo progestinico in particolare sono raccomandati per le donne che allattano, che possono essere a rischio di problemi cardiovascolari o per le fumatrici di età superiore ai 35 anni. Pertanto l'aumento del rischio di cancro al seno deve essere valutato rispetto ai benefici di questi anticoncezionali".

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