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Venerdì, 29 Marzo 2024
Droga zombie

La “droga zombie” fa il primo morto: cos’è la xilazina e quali sono gli effetti

Un uomo inglese di 43 anni è deceduto per aver assunto droghe contenenti un farmaco ad uso veterinario, con effetto sedativo, sempre più utilizzato per preparare dosi di eroina e di fentanil (oppioide sintetico)

Nel Regno Unito è stato registrato il primo caso di morte per la cosiddetta “droga degli zombie”. Si chiama xilazina ed è un farmaco veterinario con effetto sedativo, utilizzato sempre di più per "tagliare" le dosi di eroina o per prolungare l'effetto del fentanyl (oppiaceo sintetico), e che solo nel 2021 ha causato oltre 100.000 morti negli USA. Per tale motivo, l’8 novembre 2022 la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti aveva rilasciato una dichiarazione in cui avvertiva gli operatori sanitari della presenza di xilazina nelle droghe illecite che entrano nel Paese.

Il caso inglese è il primo registato in Europa e potrebbe non essere l’unico. "Pertanto, è fondamentale - sottolineano gli esperti - monitorare i cambiamenti nei mercati delle droghe illecite e l'emergere di nuove droghe". A descrivere il case report, pubblicato sul Journal of Forensic and Legal Medicine, un team di ricercatori del Centre for Pharmaceutical Medicine Research - Institute of Pharmaceutical Science del King's College di Londra e del Dipartimento di Tossicologia presso l'Ospedale Birmingham Heartlands.

Il caso inglese

Si tratta di un uomo di 43 anni di Solihull, in Inghilterra, cha faceva regolarmente uso di droghe. Il suo cadavere è stato trovato nella sua abitazione a maggio 2022, dove sono stati trovati anche diversi strumenti per l'assunzione di sostanze stupefacenti. Dalle analisi post-mortem è emersa la presenza di otto droghe nel sangue e nelle urine e di altre tre nelle urine, che l'uomo si era somministrato per via endovenosa. Fra queste c’era anche la xilazina, sostanza che non era mai stata associata sino ad ora a casi di decessi per overdose nel Regno Unito e più in generale in Europa.

Sulla base della "strage" che sta colpendo gli USA, Alexander Lawson, tossicologo del Birmingham Heartlands Hospital e coautore del case report, ha effettuato indagini più approfondite e rilevato la xilaziona nei campioni di sangue e urina dell'uomo, sebbene il farmaco non fosse incluso negli screening tossicologici nel Regno Unito e in molti altri Paesi europei. L’uomo era deceduto per un mix letale composto da più sostanze stupefacenti: eroina, xilazina, cocaina e fentanil.

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Perché si chiama "droga degli zombie"

La xilazina è un farmaco veterinario con proprietà sedative, analgesiche e miorilassanti, utilizzato su animali di grandi dimensioni come cavalli e cervi, che può provocare gravi effetti collaterali nell’uomo. Si tratta, infatti, di un tranquillante non oppiaceo non approvato per uso umano. Tuttavia, a partire dai primi anni 2000, la xilazina si è diffusa rapidamente come droga in tutti gli Stati Uniti poiché viene utilizzata sempre più spesso per 'tagliare l'eroina' o in combinazione con oppioidi, come il fentanyl illegale e in droghe quali metanfetamine e cocaina, per prolungarne gli effetti euforizzanti e ridurre sensibilmente i costi di produzione. Quando viene combinata con queste sostanze viene detta "tranq" o "tranq dope". A Philadelphia, per esempio, oltre il 90% dei campioni di droga analizzati in laboratorio sono risultati positivi alla xilazina.

"Il punto - avvertono gli esperti - è che chi fa uso di droghe non è consapevole del fatto che l'eroina è adulterata (o "tagliata") con queste altre sostanze e che questo può portare a effetti collaterali indesiderati e persino a overdose".

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Gli effetti della xilazina

Quando la xilazina viene iniettata, può causare sonnolenza e amnesia e rallentare la respirazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna a livelli pericolosamente bassi. È detta "droga degli zombie" perché induce uno stato di torpore per ore sia poiché interrompe la circolazione e provoca ferite alla pelle aperte, come ulcere cutanee e ascessi, anche lontane dal sito di iniezione, che, se non trattate, possono portare all’amputazione di gambe e braccia. Inoltre, in quanto sedativo e non oppioide, il farmaco resiste ai comuni trattamenti di inversione dell’overdose, come il naloxone, che agisce sull’abuso di oppioidi ma non sugli effetti sedativi della xilazina. Dunque, un salvavita in caso di overdose non esiste.

Potrebbero esserci anche altri casi

Come abbia detto, la xylazina non è inclusa negli screening tossicologici standard dei farmaci nel Regno Unito, quindi la sua identificazione è difficile. Ciò suggerisce che potrebbero esserci ulteriori decessi causati da xilazina nel Regno Unito, e nel resto d'Europa, non rilevati. A sostenere questa ipotesi è Wedinos (un progetto che fornisce un servizio anonimo e analizza le tendenze nell'uso di sostanze) che ha trovato xilazina in numerosi campioni di droga di oppioidi, benzodiazepine (come il Valium) e THC (il composto attivo nella cannabis).

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