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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Mascherine Ffp2, quanto proteggono realmente dalla variante Omicron?

Grazie all'accordo siglato tra il commissario Figliuolo e le associazioni delle farmacie, queste mascherine, diventate obbligatorie con l'ultimo decreto anti-Covid, saranno vendute a un prezzo calmierato pari a 0,75 centesimi l'una

Con il nuovo decreto anti-Covid, in vigore dal 25 dicembre, le mascherine Ffp2 sono diventate obbligatorie (anche per i vaccinati con terza dose) fino alla fine dello stato di emergenza, prorogato al 31 marzo, in cinema, teatri, sale da concerto, musei, e su tutti i mezzi di trasporto pubblico. “Queste mascherine - ha spiegato l’Istituto Superiore della Sanità - hanno un potere filtrante ‘alto’ che impedisce non solo la trasmissione di virus e batteri alle persone vicine e all'ambiente, ma impedisce anche a chi le indossa di essere infettato da persone o ambiente circostante. È importante, però, - continua l’ISS - che siano certificate. Per esserlo devono riportare sulla confezione o sul prodotto il marchio ‘CE’ accompagnato da un codice di quattro numeri che identifica l'organismo che ha certificato la conformità del prodotto alla norma europea”.

Generalmente le Ffp2 hanno un prezzo più elevato rispetto alle mascherine chirurgiche, che oscilla mediamente tra 0,80 centesimi e 2,5 euro. Ma, con l’esplosione della domanda e la corsa all’acquisto, anche i prezzi in alcuni casi sono lievitati, e non poco. Per far fronte alla richiesta delle associazioni di consumatori di renderle gratuite, la Struttura Commissariale guidata dal generale Figliuolo, d'intesa con il ministero della Salute e sentito l'Ordine dei Farmacisti, ha raggiunto il 3 gennaio un accordo con FederFarma, AssoFarm e FarmacieUnite per la vendita delle mascherine Ffp2 a un prezzo calmierato pari a 0,75 euro per unità. Ma qual è il potere filtrante delle Ffp2? Perché sonopiù protettive delle chirurgiche? E in che modo creano uno scudo contro la variante Omicron?

Come filtrano le Ffp2 e perché proteggono meglio

Le Ffp2 sono mascherine usa e getta (possono essere indossate per non oltre otto ore), utilizzate solitamente dagli operatori sanitari e, in generale, da chiunque si trovi in una situazione ad alto rischio in spazi chiusi con poco ricambio d’aria e affollati. Questo perché sono costituite da più strati di tessuti: uno strato interno in tessuto non tessuto che assorbe le particelle umide emesse dal naso e dalla bocca, e mantiene un livello di umidità stabile nella mascherina; il primo strato intermedio che filtra le particelle di polvere più piccole e le trattiene elettrostaticamente; il secondo strato intermedio che contiene un filtro in polipropilene capace di intrappolare anche le più piccole particelle sospese nell’aria; e, infine, uno strato esterno, trattato come idrorepellente, che isola la mascherina esternamente e protegge dalle particelle di grandi dimensioni. Inoltre, avendo una migliore aderenza al viso, le Ffp2 non permettono all’aerosol di fuoriuscire, a patto, però, che venga indossata correttamente. Questa struttura conferisce a queste mascherine una capacità filtrante maggiore (mediamente pari al 94%) a quella delle chirurgiche, proteggendo sia chi le indossa sia chi sta intorno. Per questo motivo, come previsto dall'ultimo decreto anti- Covid, vaccinati e non vaccinati devono indossarla nei luoghi chiusi o affollati, dove il rischio di trasmissibilità del Covid, e in particolare della variante Omicron (cinque volte più contagiosa della Delta), è ancora più elevato.

Con o senza valvola?

Le Ffp2 sono presenti sul mercato con o senza valvola di espirazione. In caso di uso prolungato, la valvola permette un maggiore comfort perché consente la fuoriuscita di aria calda ed evita la formazione di condensa. In questo modo, però, permette anche la diffusione di particelle o aerosol potenzialmente contagiosi. Contrariamente alla FfP2 senza valvola, questo tipo di mascherina protegge solo chi la indossa ma non chi gli sta intorno. Gli esperti consigliano, quindi, di privilegiare la Ffp2 senza valvola.

Ffp2 e mascherine chirurgiche: quali differenze

Le mascherine chirurgiche, anche esse usa e getta (vanno cambiate dopo circa 8 ore di utilizzo), sono ritenute utili per proteggere dal virus solo se vengono indossate da tutti coloro che entrano in contatto. Hanno, infatti, una capacità filtrante soprattutto verso l’esterno: se si è positivi al Covid e si indossa la mascherina chirurgica, sono gli altri ad essere protetti dal contagio (la protezione in uscita si aggira intorno al 90%); se si indossa una mascherina chirurgica e si viene in contatto con un positivo che non la indossa, il livello di protezione è più basso (la protezione in entrata si aggira intorno al 20%). Le mascherine chirurgiche bloccano, quindi, la fuoriuscita di goccioline di muco e saliva (droplet) verso l’esterno, evitando la fuoriuscita di quelle potenzialmente infette, ma non verso l’interno.

E le mascherine Ffp3?

Le mascherine Ffp3 sono, come le Ffp2, il risultato di una sovrapposizione di diversi strati di tessuto, ma il loro potere filtrante è ancora più alto. La protezione offerta, sia in entrata che in uscita, è di circa il 98%, rasentando la protezione totale. Affinché si possa raggiungere questo alto livello di difesa è, però, necessario utilizzare queste mascherine nel modo corretto. Le Ffp3 vengono comunemente utilizzate dagli operatori dell’industria chimica, siderurgica e farmaceutica per la loro capacità di proteggere le vie respiratorie da polveri e particelle tossiche. Come le chirurgiche e le Ffp2, sono usa e getta, e vanno, quindi, cambiate dopo un tempo massimo di otto ore.

Le Ffp2 riducono il rischio di infezione da Covid allo 0,1%

Secondo uno studio dell’Istituto di ricerca tedesco Max Planck, se si mettono due persone, una non vaccinata e l’altra positiva al Covid, a una distanza di tre metri l’una dall’altra, in meno di cinque minuti la persona senza vaccino verrà infettata con quasi il 100% di certezza. Ma se le stesse persone indossano in modo corretto le maschere Ffp2, il rischio di contrarre il virus si riduce allo 0,1%. Nello specifico, se sia la persona positiva al Covid che quella non contagiata indossano maschere Ffp2 ben aderenti, il rischio massimo di infezione dopo 20 minuti è poco più dell’uno per mille, anche a una distanza più ridotta. Se, però, le loro mascherine sono indossate male, la probabilità di infezione aumenta a circa il 4%, riducendo comunque di molto il rischio di infezione. Inoltre, le maschere FfP2 aderenti forniscono una protezione 75 volte maggiore rispetto alle chirurgiche ben aderenti. A confermare questi risultati, un altro recente studio pubblicato su Jama Interna Medicine che ha messo a confronto le capacità di filtraggio di diversi tipi di mascherine, scoprendo che quelle di stoffa e chirurgiche avevano una capacità di filtraggio tra il 26% e il 79%, mentre le Ffp2 la capacità di filtraggio raggiunge il 98,4%.

Mascherine Ffp2 a prezzo calmierato: l'annuncio di Figliuolo 

Quando sono obbligatorie le Ffp2

Secondo l'ultimo decreto anti-Covid, le Ffp2 sono obbligatorie:

  • quando si assiste a spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto nelle sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati;
  • durante gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto;
  • per accedere a: voli, navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale, treni impiegati nei servizi di trasporto passeggeri interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, autobus e pullman di linea adibiti a servizi di trasporto tra più di due regioni, autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente, funivie, cabinovie e seggiovie qualora utilizzate con chiusura delle cupole paravento, mezzi del trasporto pubblico locale o regionale;
  • se si ha avuto un contatto stretto con un positivo al Covid non soggetto alla quarantena, ma soltanto all’autosorveglianza, secondo le norme in vigore, la mascherina Ffp2 va indossata sempre per i 10 giorni successivi al contatto.

Quando si possono usare le chirurgiche

Sempre secondo l'ultimo decreto, rimane possibile utilizzare le mascherine chirurgiche (anche se la raccomandazione degli esperti è sempre quella di privilegiare le Ffp2):

  • nei ristoranti;
  • durante attività turistiche e ricettive;
  • nei centri benessere e servizi alla persona;
  • nei negozi al dettaglio;
  • nei Musei, mostre, circoli culturali, convegni e congressi, ecc.

Chi è esentato dall'obbligo 

Sono esenti dall'obbligo di indossare le mascherine all'aperto e nelle situazioni sopra elencate:

  • i bambini sotto i 6 anni di età;
  • persone che, per la loro invalidità o patologia, non possono indossare la mascherina;
  • operatori o persone che, per assistere una persona con disabilità, non possono a loro volta indossare la mascherina (come ad esempio chi deve interloquire nella L.I.S. con una persona non udente).
  • sia all'aperto che al chiuso mentre si effettua un'attività sportiva;
  • sia all'aperto che al chiuso mentre si mangia o si beve, nei luoghi e negli orari in cui è consentito;
  • quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l'isolamento da persone non conviventi. 

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