Le piante medicinali, un antico rimedio per il nostro benessere
Sono una delle cure più antiche al mondo, con mille funzioni e proprietà; nei secoli sono diventate prodotto per le guarigioni ed elemento di bellezza e perché no, condimento per la nostra tavola

Già nel 1500 a.c. gli egiziani ne facevano largo impiego, poi i greci unirono alla conoscenza delle piante medicinali le teorie filosofiche; gli arabi ne fecero veri e propri farmaci applicando gli studi di chimica in cui loro eccellevano, nel 1500 la botanica divenne una vera e propria scienza, fino ad arrivare ai primi del ‘900 e ai giorni nostri dove la chimica farmaceutica ha compiuto passi da gigante riuscendo a realizzare preparazioni interamente naturali che curano e guariscono. Da allora l’evoluzione è stata continua.
Le piante officinali più diffuse e comuni
Acanto: ha proprietà contro le ustioni, le punture di insetti e gli eritemi solari.
Alloro: utile in cucina per aromatizzare tante buone preparazioni, ha proprietà digestive, antisettiche e stimolati, dunque perfetto per trattare i problemi allo stomaco e all’intestino.
Asfodelo: è una pianta molto nota in cosmetica, con effetti diuretici, antispastici e decongestionanti, anche per gli sfoghi cutanei.
Biancospino: molto utilizzato in preparati erboristici è un rilassante naturale efficace e aiuta per i disturbi del sonno, l’irritabilità, l’aritmia, ansia, palpitazioni e anche vene varicose.
Cappero: buonissimo per condire i piatti è utile per lenire i dolori reumatici, ma anche emorroidi e varici.
Carrubo: una pianta che possiede molteplici proprietà curative come quella dietetica, astringente, emolliente e antidiarroica.
Ficodindia: i suoi fiori sono eccezionali per esfoliare e cicatrizzare al tempo stesso.
Mirto: a questa pianta vengono attribuite capacità antinfiammatorie e antisettiche.
Origano: aiuta in caso di stati influenzali e febbrili o per chi ha difficoltà respiratorie, ottimo anche per le infiammazioni del cavo orale.
Salvia: i suoi oli hanno proprietà lenitive, e gli infusi di salvia sono un toccasana per le donne nel eriodo mestruale.
Timo: i suoi infusi aiutano a disinfettare le piccole piaghe e ferite, così come il cavo orale e l’apparato respiratorio.
Raccolta e conservazione
Per la raccolta delle specie officinali è necessario seguire delle semplici regole:
- Deve essere eseguita da persone che hanno una buona conoscenza delle specie, in modo da non confondere piante simili ed evitare spiacevoli conseguenze.
- Il momento migliore per la raccolta è al mattino presto con il sole ancora tiepido ma la rugiada mattutina già asciutta.
- Le piante vanno raccolte nel momento in cui hanno il maggior contenuto di principio attivo e questo momento varia da specie a specie.
- Le foglie devono essere giovani, ma completamente sviluppate, i fiori ancora in bocciolo e prima che si schiudano. Di solito la primavera e l’autunno sono i periodi migliori.
- Ci si può aiutare con un coltellino per la raccolta se ad interessarci non sono solo le foglie.
- Dopo avere raccolto le piantine, bisogna asciugarle e pulirle con un panno umido e lasciarle essiccare all’ombra e in un luogo asciutto e ventilato.
- I barattoli di vetro sono i contenitori perfetti per le erbe
Preparazioni
Le piante officinali possono essere utilizzate in tanto modi e sono un rimedio domestico per alleviare tanti piccoli fastidi quotidiani come orticaria, mal di testa, crampi allo stomaco, stati ansiosi o come basi per preparati e prodotti di bellezza, come scrub, creme e impacchi.
Provando a riassumere le tante preparazioni che si possono ottenere abbiamo:
- Infusi: dove l’azione dell’acqua calda sulle erbe medicinali lascia sprigionare tutte le proprietà benefiche. Piacevoli da bere, prevedono quindi a fine infusione il filtraggio dalle piante attraverso un colino. La bevanda poi, a seconda delle esigenze, può essere consumata calda o fredda.
- Decotti: ben diversi dagli infusi, prevedono le foglie delle piante siano portate ad ebollizione insieme all’acqua per tempi prestabiliti. E’ una preparazione particolarmente adatta per piante fibrose e a lento rilascio dei principi attivi.
- Tinture: si ottengono lasciando macerare la pianta frantumata in un vasetto chiuso a temperatura ambiente contenete alcool puro. Una vota ottenuta la tintura, va conservata in vetro in un luogo asciutto e buio.
- Sciroppi: questa preparazione prevede l’utilizzo a strati alternati di pianta medicinale e zucchero di canna o miele. I tempi di posa sono di circa tre settimane a cui seguirà la cottura in tegame a fiamma bassa del composto (per fare evaporare l’acqua in eccesso). Questa è una preparazione perfetta per menta e altre erbe benefiche per gola e apparato otorinolaringogliatrico.
- Oli essenziali: sono utilizzati per la preparazione di essenze, cosmetici naturali o profumi e si ottengono attraverso la distillazione.
- Oli di erbe: si ottengono versano olio extravergine di oliva fino a coprire bene le erbe. Queste ultime, lasciate in infusione per circa 15 giorni sono poi ottimi condimenti naturali per le nostre pietanze.