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Venerdì, 19 Aprile 2024
Sport elettronici

Quando gli sport elettronici possono causare danni al cuore dei bambini: lo studio

Una nuova ricerca mostra come gli eSports, sempre più diffusi a livello mondiale, non sono un'alternativa “sicura" agli sport competitivi tradizionali

Il fenomeno dei videogiochi, in particolare di quelli competitivi, si è diffuso enormemente negli ultimi 20 anni a livello globale. Si chiamano “eSports" (o sport elettronici), sono videogiochi competitivi di livello agonistico e professionistico, e coinvolgono sia singoli giocatori che squadre multiplayer. Un mondo che sta riscuotendo un successo e una popolarità sempre più rilevante anche nel nostro Paese. Per avere un’idea della dimensione del fenomeno, basta pensare che dal 2017, in seguito alla crescita esponenziale degli eSports a livello mondiale, si è iniziato a considerare la possibilità di vedere competizioni di sport elettronici come evento da medaglia per i Giochi Olimpici di Parigi del 2024. Dai tornei di calcio ai tornei di tennis, dalle battaglie epiche alle avventure interattive in mondi di fantasia, nei videogame competitivi trovano spazio le discipline più svariate, e in cui si primeggia con un misto di atletismo e strategia. L’unica differenza con il mondo reale è che non si svolgono all’interno di un ambiente fisico ma davanti a un display. Ad assistere alle gare di campionato c'è sempre un tifo caloroso e moltitudini di folle in eventi in presenza o un ampio pubblico collegato in diretta streaming. E proprio come avviene per le discipline tradizionali, producono una serie di livelli, leghe, competizioni locali e internazionali. Dunque, date le incredibili somiglianze con l'atletica agonistica tradizionale, è ragionevole presumere che una percentuale di "atleti" degli eSports possa essere a rischio di complicazioni cardiovascolari, causate dallo stress agonistico, proprio come qualsiasi sportivo che gareggia a livello competitivo.

A tal proposito un nuovo studio della Cardiac Electrophysiology Society e della Pediatric & Congenited Electrophysiology Society ha indagato gli effetti sul cuore degli eSports sui bambini, e scoperto che questi possono rappresentare un serio rischio per alcuni minori con condizioni aritmiche predisponenti, precedentemente non riconosciute, ed essere talvolta letali. ”I bambini che perdono improvvisamente conoscenza durante i giochi elettronici - ha spiegato la ricercatrice principale Claire M. Lawley - dovrebbero essere valutati da un cardiologo in quanto questo potrebbe essere il primo segno di un grave problema cardiaco”. La ricerca è stata pubblicata su Heart Rhythm , la rivista ufficiale della Heart Rhythm Society, della Cardiac Electrophysiology Society e della Pediatric & Congenited Electrophysiology Society.

Lo studio

Da una revisione sistematica della letteratura i ricercatori hanno raccolto i rapporti di 22 pazienti pediatrici, tutti con una storia di aritmia pericolosa o sincope (improvvisa perdita di coscienza) con palpitazioni associate al gioco elettronico. Tra i casi che hanno trovato, il gioco di guerra multiplayer è stato il fattore scatenante più frequente. Gli eventi segnalati includevano palpitazioni (+/– dolore toracico), presincope, sincope con ritorno di coscienza, arresto cardiaco, e 4 pazienti con morte improvvisa. Le condizioni proaritmiche più comuni (quando il ritmo cardiaco esibisce una nuova alterazione) erano la tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT) e la sindrome congenita del QT lungo (LQTS) di tipo 1 e 2 (la CPVT può verificarsi durante l'attività o forti emozioni, ma anche mentre si riposa o si dorme). 

I videogiochi possono causare aritmie cardiache nei bambini predisposti

Nel 63% dei pazienti sono state riscontrate varianti genetiche rilevanti. In particolare, l'indagine su un bambino che aveva perso conoscenza durante la competizione in un gioco elettronico ha portato alla diagnosi di un importante problema del ritmo cardiaco riscontrato successivamente in molti dei suoi parenti. "Avendo accudito bambini con problemi di ritmo cardiaco per più di 25 anni - ha osservato il co-autore dello studio, Jonathan Skinner - sono rimasto sbalordito nel vedere quanto fosse diffuso questo fenomeno, e nello scoprire che un certo numero di bambini era persino morto a causa di esso”. "Le famiglie e il personale sanitario - ha proseguito il dottor Lawley - dovrebbero suggerire misure di prevenzione relative ai giochi elettronici nei bambini che hanno una condizione in cui il ritmo cardiaco accelerato pericoloso è un rischio”.

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Gli eSports non sono un'alternativa “sicura" agli sport tradizionali

I ricercatori hanno attribuito la stimolazione adrenergica (generata dall'adrenalina) correlata all'ambiente del gioco elettronico carico di emozioni, come la base fisiopatologica di questo fenomeno. Al momento degli incidenti cardiaci, molti dei pazienti erano, infatti, in uno stato di eccitazione, avevano appena vinto o perso partite, o erano in conflitto con i compagni. "Sappiamo già che alcuni bambini hanno problemi cardiaci che possono metterli a rischio quando praticano sport competitivi, ma siamo rimasti scioccati nello scoprire che alcuni di loro stavano correndo elevati rischi per competere durante giochi elettronici” ha sottolineato il co-autore Christian Turner. 

Lo studio ha dunque dimostrato che i videogiochi non sono un'attività “sicura" alternativa agli sport competitivi tradizionali. “Questa è una scoperta davvero importante - ha sottolineato Turner -. Pertanto dobbiamo assicurarci che tutti sappiano quanto sia fondamentale sottoporsi a una visita medica prima di partecipare a questi giochi”.

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L’appello degli esperti

Alla luce di questi risultati, gli esperti suggeriscono l'importanza di una consulenza appropriata rivolta ai genitori che consenta loro di comprendere i rischi del gameplay video. "La consulenza - ha concluso il co-autore Daniel Sohinki - dovrebbe essere mirata ai bambini con una diagnosi cardiaca pro-aritmica e a qualsiasi bambino con una storia di sincope da sforzo di eziologia indeterminata. Inoltre, qualsiasi programma di screening futuro volto a identificare gli atleti a rischio di aritmie maligne dovrebbe comprendere gli atleti presi in considerazione per la partecipazione agli eSports”.

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