Maschi tremate, le Mistress sono arrivate (e intendono restare)

Un nuovo modello di donna si aggira nella Capitale: la Dominatrice. Armata di frusta e manette, pronta a immobilizzare l’uomo con corde o anche solo con lo sguardo, per imporgli pratiche umilianti e dolorose. Detta così, sembra una cosa terribile, ma l’uomo (la vittima) ne trae piacere ed eccitazione. Gli è vietato muoversi, parlare, manifestare una volontà diversa da quella della sua “Signora, Padrona, Dea”: all’umile devoto sono permesse solo l’obbedienza e la venerazione incondizionata. La tendenza a praticare o subire la FemDom (dominazione femminile) è ormai fenomeno di costume.

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Che sia per passione autentica o per assecondare i bisogni di un partner stuzzicato dall’idea di finire sotto un tacco femminile (oppure semplicemente per facili guadagni), sempre più ragazze, esperte o meno, cedono alla tentazione di prendere la frusta dalla parte del manico. Spesso, laddove manca la tecnica, subentra una cospicua attitudine alla perversione (mai provata una pioggia d’oro? E che mi dite di un face-sitting?). La differenza tra una Mistress (dominatrice) esperta dotata di autentico carisma oscuro e la teen-ager improvvisata col frustino per fare soldi, ovviamente, è  abissale. Tuttavia, visto il fioccare di sempre più appassionati dell’ultima ora, è di poco conto: la sempre più spasmodica passione per le forme perverse del sesso come il  trampling (calpestamento del sottomesso),il pissing (giochi con l’urina) e il bullbusting, (torture ai testicoli) porta gli uomini ad affidarsi anche alle dominatrici novelle.

Basta vedere le migliaia di account dai nomi palesemente evocativi della FemDom che fioccano a profusione su facebook e altrettanto inesorabilmente periscono. Piccole dominatrici improvvisate per uomini che vogliono provare i brividi della sottomissione.

Cru Elle