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Venerdì, 29 Marzo 2024
Sex toys

I sex toys potrebbero essere prescritti per curare alcune patologie femminili

Dall’analisi di una serie di studi che dimostrano come l’autoerotismo abbia effetti benefici sulla salute della donna, è emerso che i vibratori risultano dispositivi terapeutici efficaci per curare la vulvodinia e l’incontinenza, o per rafforzare il pavimento pelvico

Se per gli uomini l’autoerotismo è sempre stato considerato un atto naturale, per le donne, ancora oggi, è un tabù, un tema imbarazzante da trattare e praticare. Come mai? “La sessualità femminile - ha spiegato a Today lo psichiatra e sessuologo Marco Rossi - è sempre stata vista da un punto di vista maschile, quindi come passiva, finalizzata esclusivamente alla procreazione e a soddisfare i piaceri dell’uomo. Quindi, vien da sé che, se la donna ha una sessualità passiva, non è ammissibile che possa mettere in atto un gesto attivo, come quello della masturbazione. E’ un problema strettamente culturale, concettuale”. Ma qualcosa sta cambiando. Il progresso culturale e l’evoluzione della società hanno fatto sì che pian piano anche l’autoerotismo femminile (e non solo quello maschile) diventasse oggetto di ricerca, tracciando di fatto la strada a uno sdoganamento dei numerosi tabù che riguardano la sessualità delle donne.

Negli ultimi anni, diversi studi hanno indagato e scoperto come la masturbazione femminile e in particolare l’utilizzo dei sex toys (giocattoli del sesso), non solo apporti piacere fisico ma anche numerosi benefici alla salute delle donna come ridurre lo stress, alleviare dolori mestruali e acquisire una maggiore fiducia e migliore percezione di sé. Ad effettuare una revisione degli studi scientifici presenti in letteratura sulla correlazione tra autoerotismo e salute della donna, un gruppo di specialisti in medicina pelvica femminile e chirurgia ricostruttiva (si occupa dei pazienti con patologie pelviche benigne complesse, disturbi del tratto urinario inferiore e disfunzione del pavimento pelvico) del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. "I vibratori non sono ben studiati e dati i benefici promettenti dimostrati negli articoli oggetto della nostra ricerca, è necessario approfondire lo studio per scoprirne le utilità - hanno dichiarato gli autori -. Pertanto ci auguriamo che presto anche i sex toys diventino parte di un piano terapeutico per la cura delle pazienti”. L’articolo è stato pubblicato sul Journal of Urology dell'American Urological Association.

Lo studio

I ricercatori hanno effettuato una revisione dei documenti pubblicati fino al 2021 su PubMed, clinicaltrials.gov, Ovid e Cochrane, sulla base di parole chiave quali: "sesso donna giocattolo", "vibratore pelvico", "vibratore per stimolazione sessuale", "vibratore vaginale", "vibratore per pavimento pelvico" e "incontinenza vibratoria”. La ricerca ha consentito di identificare 549 articoli pertinenti, di cui solo 18 sono risultati conformi ai loro scopi di studio, e per questo approfonditi. Questi studi sono stati divisi dai ricercatori per tema in quattro categorie: funzione sessuale (9), muscoli del pavimento pelvico (2), incontinenza (6) e il dolore cronico alla vulva (vulvodinia) (1). 

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Il potenziale terapeutico dei vibratori

Dall’analisi dei 18 documenti è emerso che i vibratori, in particolare, sono dispositivi terapeutici efficaci per migliorare l'esperienza sessuale di una donna e correlati positivamente con un aumento del desiderio sessuale, della soddisfazione e della funzione sessuale generale. La stimolazione vibratoria ha migliorato, infatti, la forza muscolare del pavimento pelvico, e curato patologie femminili quali la vulvodinia e l’incontinenza. 

"Diciotto studi costituiscono un campione piccolo - hanno dichiarato i ricercatori -, tuttavia pongono solide basi per una ricerca più approfondita sui benefici dell’autoerotismo e dei sex toys per la salute della donna. Considerando i potenziali benefici dei vibratori per la salute pelvica, la loro raccomandazione alle donne dovrebbe essere inclusa negli strumenti per il trattamento dei disturbi del pavimento pelvico. Ad oggi sembra impensabile vedersi prescrivere dal medico l’utilizzo di un vibratore, tuttavia crediamo che possano in futuro entrare a fare parte delle nuove terapie per curare una serie di patologie femminili".

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