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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Trekking: 3 suggestivi itinerari dell’Appennino Bolognese

Il nostro Appennino riserva delle sorprese non solo quando si parla di gastronomia, tradizione e cultura: sono tanti gli itinerari da scegliere per le escursioni in ‘alta’ quota ed alcuni di questi sono classificabili come ‘facili’, alla portata di tutti insomma, purchè ci si avvicini alla montagna con le giuste precauzioni

Ecco i tre itinerari più suggestivi: 

1. Le cascate del Dardagna e il Santuario di Madonna dell'Acero. 
Itinerario: partenza consigliata da Pian d'Ivo, lunghezza 5 chilometri, dislivello 1050-1300 metri, tempo di percorrenza: 2,5 ore, grado di difficoltà facile.  Da Pian d'Ivo (1.190 metri) si scende sulla strada asfaltata, seguendola per un breve tratto in direzione del santuario dove si devia a destra, costeggiando il fosso dell'Acero fino alle Case Pasquali. Piegando a sinistra, si supera il fosso e si fiancheggia un muretto a secco, che si lascia poco oltre per scendere a destra nel bosco. Dopo una veloce discesa si cambia direzione fino ad avvicinarsi a un ruscello, e con un'ultima serie di curve si raggiunge il fondovalle del Dardagna. Ci si immette nel sentiero CAI 333 proveniente da Poggiolforato e si piega a sinistra per risalire il torrente in direzione delle cascate. Con un paio di strappi più decisi si sale fino a incrociare una traccia più ampia e, proseguendo a destra in leggera salita, si incontra la suggestiva serie di salti che il Dardagna compie all'ombra della faggeta. Una breve discesa porta al ponticello sul Rio Piano e alla base delle cascate, a lato delle quali un ripido sentiero, dotato in parte di gradini e in più punti di staccionate di protezione in legno, permette di salire fino a raggiungere un'ultima piazzola (1300 metri) nei pressi del primo salto. Dalle cascate si salgono ancora pochi metri fino a immettersi in una larga mulattiera, che a sinistra scende verso Madonna dell'Acero. Mantenendosi sempre su questa ampia strada forestale, che ricalca il tracciato di un acquedotto, si superano un paio di guadi e una doppia curva in discesa; si prosegue quindi con modesti saliscendi per questa ampia traccia (sentiero CAI 331) attraverso boschi di faggio e rimboschimenti di abeti bianchi, fino a raggiungere il retro del santuario di Madonna dell'Acero, uno dei più noti della montagna bolognese, da dove si può fare ritorno a Pian d'Ivo.
Come arrivare: E' un itinerario ad anello, breve e adatto a tutti, che, partendo dal Cento Visita di Pian d'Ivo, conduce in un paio d'ore alla scoperta di una delle più celebri emergenze del Parco.

2. L'Alpe di Budiara e la Bocca delle Tese. 
Itinerario: partenza consigliata da Vidiciatico, lunghezza: 7,5 chilometri, dislivello 900-1231 metri, tempo di percorrenza 3 ore, grado di difficoltà facile. A Vidiciatico si seguono le indicazioni per Budiara e Monte Pizzo; superate le ultime case del paese e la fontana di Affrico si arriva a un tornante da cui parte verso destra una strada che sale nel bosco (in principio molto rado). Giunti a una modesta depressione, il percorso cambia direzione e diventa un sentiero che comincia a salire più decisamente. Evitando una traccia che si stacca a sinistra, si compie una doppia curva e si continua a risalire il versante, superando un primo rio in secca e poi un secondo, il rio delle Polle, anch'esso quasi sempre privo d'acqua. Poco oltre si incontra un bivio e, scendendo a sinistra, si raggiunge una prima radura, a margine della quale ha inizio un'ampia traccia che conduce in breve ai prati di Budiara. Qui si incontrano le indicazioni del sentiero CAI 127 che, segnalato da alcuni pali in legno, riprende a salire nei prati fino quasi al loro limite superiore, dove parte verso sinistra una larga traccia che rientra nel bosco. Si scende tenendo la sinistra a un bivio e con modesti saliscendi si arriva alla Bocca delle Tese. Dalla sella si stacca sulla sinistra il sentiero CAI 125 che, addentrandosi nella bassa faggeta, sale alla cima delle Tese (1231 metri) e seguendo il crinale conduce in breve all'oratorio del Monte Pizzo. Una volta scesi alla stazione della seggiovia, si incontra una larga strada carrabile e seguendola si rientra senza difficoltà in paese.
Come arrivare: Si tratta di un agevole itinerario che si sviluppa nell'area di preparco, a ridosso degli abitati di Vidiciatico e Lizzano in Belvedere, offrendo alcuni piacevoli scorci panoramici e la possibilità di osservare piante, animali e ambienti rocciosi.

3. Monte della Croce. 
Facile sentiero che parte dal laghetto situato vicino all'Hotel Sassocardo a Porretta Terme.
Il percorso è abbastanza agevole, e non è necessario essere abili escursionisti per arrivare fino in cima al Monte della Croce. Il percorso è lungo 1800 metri, con un dislivello di 200 metri. Dalla cima si gode di un bel panorama su tutta Porretta. Da qui si può proseguire verso il grazioso borgo di Madognana. Come arrivare: Dalle Terme Alte seguire le indicazioni per piscina-laghetto; una volta arrivati al laghetto sulla sinistra parte un sentiero, denominato "Passeggiata Ecologica", che arriva fino in cima al Monte della Croce.
 

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