rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Computer e Tablet
MENU
Computer e Tablet

Truffe online: ecco i brand più imitati dagli hacker

I principali brand che gli hacker hanno imitato, nell'ultimo trimestre del 2021, nel tentativo di rubare dati sensibili alle persone

Check Point, noto fornitore di soluzioni di cybersecurity a livello globale, ha pubblicato il Brand Phishing Report relativo all’ultimo trimestre del 2021, che evidenzia i principali brand che gli hacker hanno imitato nel tentativo di rubare dati sensibili alle persone.

Di seguito l’elenco dei brand classificati in base alla loro apparizione complessiva nei tentativi di brand phishing:
1. DHL (23%)
2. Microsoft (20%)
3. WhatsApp (11%)
4. Google (10%)
5. LinkedIn (8%)
6. Amazon (4%)
7. FedEx (3%)
8. Roblox (3%)
9. Paypal (2%)
10. Apple (2%)

Per la prima volta, DHL ha conquistato il primo posto in questa speciale classifica, sostituendo Microsoft come il brand maggiormente preso di mira in truffe phishing, in quanto gli hacker hanno cercato di approfittare dei consumatori online vulnerabili durante il periodo più intenso dell'anno.

Il report dell’ultimo trimestre 2021, rafforza anche un trend emerso nel trimestre precedente che vede i social media consolidare la loro posizione tra i primi tre settori più copiati nei tentativi di phishing. Mentre Facebook è scomparso dalla top10, WhatsApp è passato dalla sesta posizione alla terza, e ora rappresenta l'11% di tutti i tentativi di phishing. LinkedIn è passato dall'ottava posizione alla quinta.

Cos'è un attacco di brand phishing?

In un attacco di brand phishing, i criminali cercano di imitare il sito web ufficiale di un brand noto utilizzando un nome di dominio o un URL e un design della pagina web simili a quelli del sito autentico. Il link al sito web falso può essere inviato alle persone prese di mira tramite e-mail o messaggi di testo, un utente può essere reindirizzato durante la navigazione web, o può essere attivato da un'app mobile fake. Il sito web falso spesso contiene un modulo destinato a rubare le credenziali degli utenti, i dettagli di pagamento o altre informazioni personali.

Omer Dembinsky, Data Research Group Manager di Check Point Software ha dichiarato:

“È importante ricordare che i criminali informatici sono prima di tutto degli opportunisti. Nei loro tentativi di rubare dati personali o di distribuire malware sul sistema di un utente, spesso approfittano delle tendenze legate ai consumatori imitando brand popolari. Lo scorso trimestre, per la prima volta, abbiamo visto DHL in cima alla classifica dei brand più imitati, presumibilmente per sfruttare l'impennata di nuovi e potenzialmente vulnerabili acquirenti online durante il periodo più intenso dell’anno.

Gli utenti più anziani in particolare, che hanno meno probabilità di essere tecnologicamente esperti rispetto ai più giovani, faranno acquisti online per la prima volta e potrebbero non sapere cosa cercare quando hanno a che fare con e-mail di conferma della consegna o aggiornamenti del tracking. Inoltre, l'aumento dei casi Covid ha fatto sì che le persone si affidino maggiormente ai servizi di spedizione, e i cyber criminali stanno probabilmente cercando di sfruttare le persone che scelgono di stare di più in casa".

I migliori tablet per studenti

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Truffe online: ecco i brand più imitati dagli hacker

Today è in caricamento