Trovare lavoro in Italia è come vincere al Lotto e a pensarla così sembra essere anche l’amministrazione pubblica chiamata a dare risposte a chi cerca un impiego.

Il Jobs Act ha introdotto l’assegno di ricollocazione, un sussidio che fa parte delle politiche attive per la lotta alla disoccupazione che si traduce non in un sostegno al reddito delle persone disoccupate ma in un vero e proprio progetto di ricollocamento sul mercato del lavoro.

L’assegno sarà dato in via sperimentale a 10mila disoccupati che abbiano goduto di almeno 4 mesi di Naspi (l’attuale assegno di disoccupazione). Questi 10mila disoccupati percepiranno da 1000 a 5000 euro a seconda della propria situazione sotto forma di buoni da utilizzare per i servizi di centri per l’impiego o agenzie per il lavoro gestite da privati.

I 10mila beneficiari saranno selezionati dall’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. Dopo aver comunicato per lettera ai 10mila beneficiari di essere ammessi all’assegno di ricollocamento, l’Anpal realizzerà un portale dedicato a cui i 10mila  selezionati dovranno iscriversi per godere del beneficio loro erogato.

L’assegno consiste di fatto in un’esenzione da oneri per ottenere consulenze per la compilazione del curriculum, servizi di ricerca di lavoro e assistenza per fissare i colloqui. Le agenzie private  che forniranno questi 3 aiuti ai 10mila selezionati incasseranno l’intero bonus in caso di firma di un contratto a tempo indeterminato, mentre otterranno il 50% dell’importo se andrà in porto un contratto a tempo determinato.

Chi verrà prescelto potrà decidere se aderire o no al progetto sperimentale ed in caso di adesione la mancata partecipazione ai colloqui di lavoro comporterà una decurtazione della Naspi.

Nel 2017 l’assegno di ricollocazione sarà accessibile a tutti i disoccupati che percepiscono la Naspi.