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Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Per le piccole aziende italiane la bolletta elettrica più cara dell’Eurozona

Le piccole imprese italiane sono quelle che sopportano i maggiori costi per le forniture di energia elettrica nell’Eurozona, secondo quanto segnala l’Ufficio Studi della Cgia di Mestre. Nella prima metà del 2016 in l’Italia il costo è stato del 22,8% più alto rispetto all’Eurozona: 152,6 euro ogni 1000 KWh, contro una media dei Paesi Euro di 124,3 euro ogni 1000 KWh. Ad esempio, le piccole imprese italiane pagano l’elettricità il 36,9% in più rispetto al Belgio, il 38,1% in più della Spagna, il 53,7% in più della Francia e addirittura il 78,1%  in più rispetto ai Paesi Bassi.

La tassazione sull’energia in Italia è del 44,8%, contro il 34,8% dell’Eurozona: per 100 euro di costo sostenuto dalle piccole imprese italiane quasi 45 euro se ne vanno in tasse e oneri. Solo la Germania ha una tassazione più gravosa (47,6%, ma il costo finale delle forniture è comunque inferiore all’Italia), mentre in Francia ci si ferma al 28,1% nei Paesi Bassi al 23,9%, in Belgio al 23,8%, in Spagna al 4,9%.

Il prelievo sull’energia è cresciuto a 15,8 miliardi nel 2015 dai 7,5 del 2011, anche se dal secondo semestre del 2012 (periodo nel quale il differenziale di prezzo tra Italia e Area Euro aveva raggiunto il massimo, +46%) il divario è diventato meno netto: +22,8% nel primo semestre 2016 (tale riduzione del divario è dovuta quasi tutta a una diminuzione del prezzo al netto di tasse e oneri: -26,5% tra primo semestre 2011 e primo semestre 2016, più corposa di quella intervenuta nell’Area Euro: 12,7%). 

In sostanza, se nel primo semestre del 2011, per la componente legata al prezzo della materia prima/servizio le piccole imprese italiane pagavano 114,5 euro ogni 1000 KWh contro gli appena 92,9 dell’Area Euro (+23,3%) dopo 5 anni (primo semestre 2016) il differenziale è di appena il +3,8% (84,2 euro ogni 1000 KWh per l’Italia e 81,1 per l’Area Euro). 

Le piccole imprese italiane pagano l’elettricità molto più delle grandi: il 67,9% in più. In Italia, sottolinea la Cgia, le imprese con meno di 50 addetti rappresentano il 99,5% del totale imprese, danno lavoro al 67% degli addetti e producono il 52% del valore aggiunto
 

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