Salvo il caso di richiesta di esonero, da presentare entro lo scorso 31 gennaio ma che l’Agenzia delle Entrate aveva suggerito di inviare entro il 20 dicembre 2016, la bolletta elettrica include nella somma da versare anche il costo del canone Rai in modo da permettere alla stessa Agenzia e ai fornitori dell’energia elettrica di registrare le richieste di esenzione e di avere sufficiente tempo per aggiornare le prime bollette dell’anno. Ma cosa fare se si è chiesto l’esonero dal canone Rai e invece si è ricevuta una bolletta elettrica in cui tale esonero non è stato riconosciuto?

Se non si è avuto l’esonero dal canone Rai si può pagare solo la bolletta elettrica, cioè la parte relativa alla quota energia. Se si opta per questa soluzione, occorre indicare la causale e di specificare a quale bolletta si riferisce il pagamento. Una volta effettuato il pagamento si deve inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’Agenzia delle Entrate contenente una copia della richiesta di esonero inviata (il modulo e le ricevute della raccomandata A/R) e una dichiarazione in cui si fa notare l’errore e si richiede l’adeguamento delle bollette successive.

Chi paga la bolletta elettrica tramite domiciliazione bancaria ha 2 possibilità: sospendere momentaneamente l’addebito automatico della bolletta elettrica e quindi pagare la sola quota energia tramite bollettino; pagare per intero la bolletta, compreso il canone Rai, e poi chiedere il rimborso tramite raccomandata.

La via più semplice è pagare solo la quota della bolletta relativa ai consumi di elettricità, scorporando la somma addebitata per il canone. Il consumo elettrico può essere pagato con un semplice bollettino postale. Le associazioni di consumatori suggeriscono inoltre di tenere sotto controllo le prossime bollette per capire se il canone Rai addebitato a chi aveva richiesto l’esonero è stato soltanto un errore isolato dovuto alla tempistica con la quale è arrivata la domanda di esenzione oppure se l’errore si ripeterà