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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Aumentano gli italiani che si fanno portare il cibo a domicilio, ma per i distributori ci sono più spese che guadagni

Un’analisi di Nielsen mette a fuoco la diffusione dell’e-food, cioè la prenotazione online di cibo che viene poi consegnato a domicilio.

Online e food delivery: dal take away alla consegna a domicilio

L’8% degli italiani (4,4 milioni di persone) ha usato servizi online di food delivery almeno una volta nel primo trimestre di quest’anno. Tra quanti hanno dai 25 ai 34 anni la percentuale sale al 22 mentre nella fascia 55-64 anni cala al 2% relativamente alla fascia “55-64 anni”. L’80% di chi ha utilizzato il servizio, lo ha fatto almeno una volta negli ultimi 3 mesi, con una frequenza media di 0,8 volte al mese. Due milioni di persone (53%) ordinano sul web solo piatti italiani, 630mila individui (18%) solo cibi etnici, 1 milione (29%) sia italiano sia etnico.

Il 27% degli utenti di e-food (1,2 milioni di unità) ha aumentato gli ordini online in misura significativa o abbastanza significativa rispetto al 2017. Il 78% degli italiani dichiara di essere coperto da un servizio online di food delivery, nelle grandi città il dato sale al 95%.

Il food delivery vale a livello planetario 83 miliardi di dollari (l'1% del totale valore del mercato del cibo) secondo McKinsey. Nei prossimi anni il mercato dovrebbe crescere del 3,5% l’anno. Il sito di datajournalism Truenumbers.it basandosi sui bilanci ufficiali delle aziende ha calcolato che Just Eat nel 2017 ha portato a casa, a livello mondiale, 187,5 milioni di euro di utile netto (contro i 131,5 del 2016 e i 68,2 del 2015) e ha portato il proprio fatturato da 429,8 milioni nel 2015 a 624,1 milioni nel 2016; Delivery Hero, gruppo di cui fa parte Foodora, ha invece perso 94,2 milioni (comunque meno dei 115,8 dell'anno precedente) tra il 2015 e il 2016 anche se ha aumentato il fatturato complessivo da  340,6 a 544,2 milioni (in sostanza, le spese sono aumentate più dei ricavi annullando i guadagni) e Deliveroo ne ha persi 145,5 pur a fronte di un fatturato passato da 20,4 milioni del 2015 a 144,9 nel 2016. 

Aumentano gli italiani che si fanno portare il cibo a domicilio, ma per i distributori ci sono più spese che guadagni

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