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Martedì, 23 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Come contestare una bolletta sbagliata

Una bolletta sbagliata si può contestare, è ovvio. Ma prima di presentare un reclamo formale si deve segnalare l’errore al proprio fornitore di energia, e solo se l’errore persiste alla bolletta successiva si può avviare un reclamo formale. 

Il reclamo va presentato tramite raccomandata con ricevuta di ritorno al proprio fornitore, indicando nome e cognome dell’utente; codice utente (che trovi in ogni bolletta); indirizzo della fornitura. Con il reclamo devono essere forniti una descrizione della bolletta energia elettrica che contesta con  l’indicazione del periodo e delle cifre contestate; il dettaglio del pagamento (effettuato o no); la specifica dell’errore in riferimento alle passate bollette (che è sempre bene tenere per evidenziare l’anomalia da una bolletta all’altra); la specifica del rimborso richiesto. Al reclamo va allegata una fotocopia delle bollette che attestino l’anomalia della cifra che si contesta.

Il rimborso avviene entro 90 giorni, ove il fornitore riconosca l’errore, mediante l’accredito in bolletta, con assegno o su conto corrente. In caso di rimborso oltre i 90 giorni, il rimborso stesso deve includere il ritardo il cui valore si calcola in questo modo: 20 euro aggiuntivi per un ritardo tra i 90 e i 180 giorni dalla raccomandata, 40 euro aggiuntivi per un ritardo tra i 180 e i 270 giorni, 60 euro per un ritardo di oltre 270 giorni.

Se il fornitore non riconosce l’errore, decide l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG): l’utente deve affidarsi allo Sportello per il Consumatore di Energia che può multare il fornitore per mancato rispetto delle regole ma non può ordinargli di rimborsare l’utente.

Si può adire l’AEEG solo dopo aver fatto un reclamo all’azienda e aver atteso la risposta per 40 giorni. Il reclamo all’AEEG va inoltrato  secondo una di queste 4 modalità: tramite raccomandata a Sportello per il consumatore di energia c/o Acquirente Unico via Guidubaldo Del Monte 72, 00197 Roma; via fax al numero 800.185.025; via email a reclami.sportello@acquirenteunico.it; online all’apposita sezione.

Al posto del reclamo si può scegliere la conciliazione paritetica affidando a un conciliatore il compito di trovare una soluzione che possa soddisfare entrambe le parti e capire come risolvere il caso. Se anche questo procedimento non dovesse funzionare si può presentare una denuncia vera e propria (per cause di valore fino a 500 euro a giudicare sarà il giudice di pace).
 

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