Cosa è e come funziona la Gestione separata Inps
La Gestione separata Inps è un fondo pensionistico istituito con la riforma Dini e finanziato mediante i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati mirato ad assicurare una tutela previdenziale a tutte le categorie di lavoratori autonomi, anche i professionisti, che non hanno una propria cassa previdenziale di riferimento.
La Gestione separata Inps assicura pensioni anticipate e supplementari, nonché il supplemento di pensione, la pensione di vecchiaia e quella indiretta che spetta ai superstiti di iscritti deceduti prima di avere acquisito il diritto a usufruire del trattamento della gestione separata stessa.
A chi è rivolta la Gestione separata Inps
La Gestione separata Inps è obbligatoria per alcune categorie professionali che non godono di altre forme di tutela previdenziale. Si tratta di:
- liberi professionisti per i quali non è prevista una cassa previdenziale specifica;
- persone che esercitano una collaborazione coordinata e continuativa;
- lavoratori autonomi occasionali, il cui reddito imponibile abbia superato la soglia massima di 5.000 euro annui nell’anno solare;
- venditori a domicilio che godano però di un contratto di lavoro autonomo;
- beneficiari di borse di studio per frequentare dottorati e beneficiari di assegni di ricerca;
- medici che abbiano un contratto di formazione specialistica;
- volontari del Servizio Civile.
I lavoratori autonomi devono provvedere da soli a versare i contributi e la cifra sulla quale verranno applicate le aliquote che l’INPS stabilisce ogni anno è data dalla differenza fra i ricavi ed i costi deducibili derivanti dall’attività esercitata. I contributi dovranno essere versati mediante modello F24, con lo stesso meccanismo di acconto e saldo previsto per le imposte sui redditi.
I collaboratori coordinati e continuativi devono versare 1/3 dei contributi mentre i rimanenti 2/3 sono a carico del loro committente. A provvedere materialmente al veramente è però il solo committente, che tratterrà in busta paga la quota a carico del collaboratore. Il versamento va fatto tramite modello F24, con scadenza il 16 del mese successivo a quello del pagamento del compenso.
Per i lavoratori autonomi occasionali i contributi sono a carico del committente per interro e vanno versati entro il 16 del mese successivo a quello di corresponsione del compenso. Qualora venisse superata la soglia dei cinquemila euro annui sommando più compensi nello stesso mese, ogni committente dovrà versare i contributi in proporzione alla propria parte.
L’iscrizione alla Gestione separata Inps deve avvenire online, sul sito dell’Inps, nella sezione appositamente ad essa dedicata. Esistono 3 modalità di iscrizione:
- Tramite Pin (che si può richiedere sul sito stesso dell’Inps se non si possiede già), con una procedura prevede in 2 fasi: una prima parte sarà data subito mentre una seconda sarà inviata per posta tradizionale.
- Tramite SPID, cioè tramite il sistema di accesso che consente di utilizzare, con un’identità digitale unica, i servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati accreditati. Se non si possiede ancora un’identità digitale, è possibile richiederla ad uno dei gestori Aruba, InfoCert, Poste Italiane, Sielte e TIM.
- Tramite Carta Nazionale dei Servizi o CNS: trattasi di una smart card o una chiavetta USB che contiene un “certificato digitale” di autenticazione personale, utile per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione. Con la CNS è possibile accedere ai servizi online per il cittadino o ad eventuali altri se abilitato dall’INPS.
Le soglie per godere della gestione separata sono di 66 anni e 1 mese di età per le donne e di 66 anni e 7 mese per gli uomini. La soglia cambia di anno in anno.