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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Dal 2007 le case hanno perso oltre il 30% del valore: acquistare è più facile

Dall’1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2015, rileva l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, i valori immobiliari sono diminuiti del 38,7% nelle grandi città, ma nel primo trimestre dell’anno in corso, rileva sempre l’Ufficio Studi, nelle stesse grandi città il ribasso dei prezzi, la maggiore disponibilità delle banche ad erogare, tassi particolarmente vantaggiosi ed un ritorno all’investimento hanno rimesso in moto il mercato immobiliare.

Milano, Firenze, Roma, Verona e Palermo hanno perso meno rispetto alla media nazionale. Milano è la città che ha resistito meglio all’erosione di valore degli immobili, la cui incidenza negativa si è arrestata a un -27,8%. A Firenze la perdita di valore è stata del 30%, a Roma de 33,3%, a Verona del 36,3% ed infine a Palermo del 38,2%. L’erosione più consistente si è avuta a Genova, nella misura del 47,2%.

La perdita di valore è stata più contenuta nelle zone centrali: a Milano, a partire dal primo semestre del 2007, il calo delle quotazioni nelle aree centrali è stato solo dell'8,1%, mentre negli anni 2010, 2012 e 2014 si è registrata stabilità o addirittura un leggero aumento dei valori immobiliari. Il centro di Firenze ha visto nello stesso arco temporale una contrazione del 18,3% e nel 2015, dopo ben 4 anni di prezzi stabili, le quotazioni sono addirittura aumentate. Il centro di Roma ha avuto una contrazione del 19,6%, quello di Verona del -22,2%.

Le compravendite residenziali sono aumentate del 20,6% annuo nel primo trimestre 2016 e sono ammontate a 115.135. Tutte le principali città della Penisola hanno mostrato volumi in aumento, in particolare Torino (+37,3%), Genova (+27,8%) e Milano (+26%). Con 6.564 compravendite, è però Roma la città che fa segnare il maggior numero di transazioni.

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