Quando e come si possono ottenere i contributi figurativi
I contributi figurativi sono riconosciuti senza alcun onere finanziario a carico del lavoratore, contribuiscono cioè a determinare quanto il lavoratore percepirà come pensione senza che il lavoratore stesso abbia pagato di tasca propria (tramite trattenuta sulla retribuzione) quegli stessi contributi.
I contributi figurativi sono riconosciuti solo per precise ipotesi, che - come ricorda il portale Pensioni&Lavoro - sono costituite da:
- periodi in cui si percepisce l'indennità di disoccupazione (Naspi) o l’indennità di mobilità (soppressa da quest’anno);
- periodi di cassa integrazione;
- svolgimento del servizio militare o civile;
- malattia o infortunio per un massimo di 22 mesi (95 settimane);
- interruzione obbligatoria del lavoro per gravidanza e puerperio (2 mesi prima e 3 mesi dopo il parto), anche se collocati al di fuori di un determinato rapporto di lavoro (in quest'ultimo caso i contributi figurativi sono riconosciuti solo a chi abbia almeno 5 anni di anzianità contributiva acquisita in relazione all'effettiva attività lavorativa);
- interruzione facoltativa del lavoro per maternità della durata di 6 mesi, anche frazionati, entro l'ottavo anno di vita del bambino (sono compresi anche i permessi dovuti a malattia del bambino fino ai 3 anni di età);
- ricovero per malattia tubercolare o assenze per periodi durante i quali si percepisce l'indennità giornaliera per cura ambulatoriale o il sussidio (compreso l'assegno di cura o di sostentamento);
- assenza dal lavoro per donazione del sangue;
- aspettativa legata allo svolgimento di funzioni pubbliche elettive o all’espletamento di cariche sindacali provinciali o nazionali.
I contributi figurativi sono accreditati su richiesta degli interessati (di norma in occasione della domanda di pensione) e non c’è scadenza per chiederli. Nel caso di periodi di disoccupazione, assistenza antitubercolare, cassa integrazione e mobilità, il riconoscimento avviene direttamente ad opera dell’Inps, mentre nel caso del servizio militare occorre presentare all'Inps il foglio matricolare o lo stato di servizio (per gli ex ufficiali), rilasciato dal distretto militare d’appartenenza (se il riconoscimento figurativo viene presentato con la domanda di pensione basta compilare una dichiarazione di responsabilità).