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Venerdì, 29 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Chi e quando può chiedere di versare contributi previdenziali volontari

Accanto ai fondi pensione, esiste anche la possibilità di versare contributi previdenziali volontari così da poter andare in pensione prima (ma per i lavoratori che sono nel sistema contributivo puro, cioè che non hanno ottenuto l’anzianità contributiva all 31 dicembre 1995, i contributi volontari non consentono di ottenere la pensione anticipatamente) o di godere di un assegno più cospicuo una volta giunti all’età pensionabile.

I contributi previdenziali volontari integrano i contributi obbligatori e sono discrezionali: il lavoratore può attivarli o meno e se lo fa il relativo importo viene tolto dalla retribuzione netta mensile. Possono versare i contributi volontari all’Inps i dipendenti e parasubordinati (cioè con contratto a progetto o di collaborazione), i lavoratori autonomi, chi percepisce assegni di invalidità o di pensione indiretta, i lavoratori iscritti alla Gestione Separata, i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni autorizzati nell’Assicurazione generale obbligatoria precedente al 19 febbraio 1983, gli artigiani e i commercianti autorizzati nell’Assicurazione generale obbligatoria con decorrenza anteriore all’1 marzo 1983, i liberi professionisti autorizzati nell’Assicurazione generale obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983. Chi non è iscritto all’Inps può versare contributi previdenziali volontari all’ente (normalmente di categoria) preposto alla previdenza per la sua attività lavorativa.

Il versamento dei contributi volontari richiede requisiti precisi: almeno già 5 anni di contributi versati (260 contributi settimanali o 60 contributi mensili) ed almeno 3 anni di contributi nei 5 anni che precedono la data di presentazione della domanda (devono quindi sussistere 36 contributi mensili per gli autonomi, 279 giornalieri per i lavoratori agricoli, 186 giornalieri per le lavoratrici). Sono considerati “contributi versati” sia quelli obbligatori che quelli riscattati o figurativi.

Il versamento dei contributi volontari va richiesto e deve essere autorizzato dall’ente competente per la propria previdenza; l’autorizzazione una volta ottenuta non decade mai, quindi si può interrompere il versamento dei contributi volontari e riprenderlo più avanti. La domanda di autorizzazione può essere fatta attraverso il sito dell’Inps purché si sia in possesso del Pin, attraverso il Contact Center Multimediale Inps (chiamando il numero 803.164 gratuito da rete fissa o, a pagamento, il numero 06164164 da cellulare) o attraverso i patronati e tutti gli intermediari dell’Istituto, usufruendo dei loro servizi telematici. Ove l’ente competente sia diverso dall’Inps (casse  previdenziali professionali per esempio) occorre appurare presso quest’ultimo le modalità di presentazione della richiesta.

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