rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Asso di denari

Asso di denari

A cura di Carlo Sala

Cosa è e come funziona la previdenza integrativa

Entro il 2065 l’Istat prevede che gli uomini vivranno in media 86 anni e le donne 90. L’allungamento dell’età è un’ottima notizia, va da sé, ma il problema è come far fronte, materialmente, alle maggiori spese che una vita più lunga comporta. Una soluzione può essere la previdenza integrativa, sempre più diffusa sia per i crescenti dubbi dei cittadini nei confronti della sostenibilità dei conti dell’Inps sia per le promozioni di operatori finanziari che offrono tale prodotto.

La pensione integrativa si aggiunge alla pensione ordinaria e rappresenta una forma di risparmio, fiscalmente agevolata, con cui si può integrare (cioè rimpolpare) la pensione obbligatoria.

La pensione integrativa è facoltativa e comporta versamenti volontari in un fondo, a propria scelta. Esistono fondi aperti, fondi chiusi e piani individuali pensionistici (Pip): i primi sono gestiti da società private (che operano nella gestione del risparmio, nel settore bancario o in quello  assicurativo), i secondi si basano su accordi fra le organizzazioni imprenditoriali e sindacali e sono riservati a singole categoria di lavoratori; i piani individuali pensionistici infine si basano sui una polizza assicurativa caso vita che permette di avere un capitale se, al momento della scadenza, l'assicurato è ancora in vita.

La pensione integrativa è aperta a tutti i lavoratori: dipendenti, autonomi, liberi professionisti e soci di cooperative. Nel caso di un fondo chiuso, l’accesso è riservato a chi lavora nel settore a cui quel fondo si rivolge, ma esistono fondi chiusi per svariati settori e nulla impedisce di scegliere una soluzione diversa dal fondo chiuso della propria categoria o di praticare, se non si dispone di alcun fondo chiuso, le altre 2 opzioni (sempre possibili).

L’importo mensile della pensione varia in base all'età a cui il lavoratore aderisce alla previdenza integrativa, ai contributi che verserà, al tasso annuo di crescita del suo salario e ai rendimenti possibili del fondo scelto. Di norma stime dell’importo mensile sono fornite col Prospetto Esemplificativo Personalizzato a chi ha aderito a una delle forme della previdenza integrativa. Va da sé che prima si inizia a versare e meglio è (stime probabilistiche di Progetica, società di consulenza ed educazione finanziaria, indicano che per avere 1000 euro di pensione integrativa al mese occorra versare un centinaio di euro al mese se si ha 30 anni e quasi il doppio se si aderisce alla previdenza integrativa a 40 anni).

La pensione integrativa viene corrisposta all’età pensionabile secondo le regole valide per la previdenza ordinaria purché siano trascorsi almeno 5 anni dall’iscrizione alla previdenza integrativa.

Il fondo pensione consente anticipi e riscatti, anzitutto per gravi motivi di salute personali, del coniuge o dei figli; ma anche per l'acquisto o ristrutturazione della casa per sé o per i figli e per i casi di disoccupazione, messa in mobilità o cassa integrazione. L'intera posizione potrà essere riscattata nei casi più gravi (disoccupazione da  oltre 4 anni o invalidità permanente che riduca la capacità lavorativa a meno di 1/3). Ove il titolare del fondo pensione muoia prima di essersi ritiro dal lavoro, nella rendita gli subentreranno i beneficiari che abbia indicato oppure gli eredi.

Si parla di

Cosa è e come funziona la previdenza integrativa

Today è in caricamento