L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha realizzato un’analisi sulle compravendite di nuda proprietà, cioè dell’acquisto di immobili nei quali l’ex proprietario continua ad abitare per tutta la durata della propria vita e che proprio per questo, non essendo gli immobili messi immediatamente a disposizione dell’acquirente, vengono ceduti a prezzi inferiori al valore effettivo.

L’82% degli acquisti è finalizzato all’investimento a lungo termine mentre la maggior parte dei venditori (81,6%) cede la proprietà dell'immobile per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età e a volte per sostenere i figli nell’acquisto della casa; nel 14,3% dei casi si cerca di migliorare la propria qualità abitativa.

Il 18,0% delle compravendite riguarda l’abitazione principale mentre tra le tipologie abitative scambiate al primo posto ci sono 4 locali (34% delle preferenze) e non più il trilocale, che nel primo semestre del 2015 risultava la tipologia più compravenduta con una quota del 45,7% sul totale.

Gli acquirenti hanno perlopiù tra 45 e 54 anni (48,0% dei casi), mentre i proprietari hanno un’età superiore a 65 anni nel 79,6% dei casi.

Per quanto riguarda lo stato civile dei proprietari risulta che il 65,3% è single (celibi/nubili, divorziati/separati, vedovi) e il 34,7% è coniugato. Proporzioni diverse per lo stato civile degli acquirenti: nel 76% dei casi si tratta di persone coniugate e nel 24% di single.

Il mercato della nuda proprietà si concentra anzitutto nel Lazio e e a seguire in Lombardia, Piemonte e Campania. Le tipologie in nuda proprietà sono costituite principalmente da appartamenti di due locali, tre e quattro locali, non mancano soluzioni indipendenti, come ville o porzioni di ville.