Stato sempre più indebitato secondo i dati contenuti nelle tabelle del dossier pubblicato dal Mef 'Il patrimonio dello Stato' ed elaborati dall’agenzia di stampa Adnkronos. In 5 anni le passività dello Stato sono aumentate di 271,5 miliardi: se nel 2012 lo Stato aveva bisogno di 2.513,5 miliardi di euro per far fronte alle proprie funzion, nel 2016 la somma è arrivata a 2.784,9 miliardi (+10,8%). Di contro, le attività sono cresciute solo di 7,3 miliardi, passando da 979,7 a 987 miliardi di euro (+0,7%) nel periodo 2012-2016.

La differenza tra entrate e uscite è passata da 1.533,7 a 1.798 miliardi di euro, con un incremento del 17,3%, pari a 264,3 miliardi.

La maggior parte delle passività è data da debiti a medio-lungo termine, che ammontano a 2.003,3 miliardi nel 2016 contro i 1.766,9 miliardi di 5 anni prima: dal 2012 al 2016 si è registrato un incremento di 236,4 miliardi (+13,4%). I debiti a breve termine sono invece passati da 709,8 miliardi a 744,6 miliardi, registrando un aumento di 34,8 miliardi. Quasi fermo il totale delle anticipazioni passive, passato da 36,7 miliardi a 37 miliardi, tra le voci che compongono le passività i buoni del tesoro poliennali sono passati da 1.243,4 miliardi del 2012 a 1.537,9 miliardi del 2016 (+294,5 miliardi, +23,7%). I residui passivi (cioè le somme che non sono state utilizzate per le finalità per le quali erano state procurate) sono passati infine da 74 a 134,4 miliardi (+60,4 miliardi), con un incremento dell'81,6%.