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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Gli elettrodomestici in stand-by ci costano 72 euro l’anno

Tenere i propri elettrodomestici, più o meno hi-tech, in standby quando si potrebbe spegnerli (ad esempio quando si va in ferie) comporta un aggravio della bolletta elettrica pari mediamente a 72 euro l’anno, secondo alcune stime fornite dal comparatore online Selectra.

Il frigorifero è l’apparecchio più costoso: consuma fino a 480 Wh; a debita distanza segue lo stereo, che si ferma a 197 Wh (non essendo utilizzato sempre, al contrario del primo); in terza posizione si collocano stampante e pc con 175 Wh quotidiani. Fuori dal podio, ma sempre in grado di far male alle nostre tasche, il router, con consumi paria a 108 Wh, e il duetto Tv-DVD, che consuma ben 4 Wh ogni 24 ore.     

Seguono poi caldaia (68 Wh), forno a microonde (65 Wh), spina del decoder inserita nella presa (61 Wh), radiosveglia (49 Wh), caricabatterie per il cellulare (46 Wh), spina del climatizzatore inserita nella presa (36 Wh) e lavatrice (16 Wh). In ufficio ogni pc inutilizzato può continuare a consumare 91 Wh al giorno, il fax 42 Wh e la stampante non meno di 84 Wh.

Solo ad agosto lasciare in standby gli apparecchi domestici costa 14,6 euro, perché il mancato spegnimento di quegli apparecchi mentre si è in ferie comporta un consumo (inutile) di 46,3 kwH. 

Prese smart consentono di risparmiare perché permettono di spegnere elettrodomestici anche una volta che ci si sia allontanati da casa o dall’ufficio, attraverso apposite applicazioni per smartphone. Un caso a sé è quello di Google, che ha costi elevatissimi per l’impiego di elettricità per i propri data center, per abbattere i quali fa ricorso all’intelligenza artificiale.

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