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Giovedì, 25 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Fallimenti ai minimi da 7 anni, ma aumentano le chiusure per prevenire il default 

L’Osservatorio fallimenti, procedure e chiusure di imprese di Cerved, che si occupa di analisi e gestione del rischio di credito per le aziende, rileva che nel primo semestre 2018 le aziende hanno dimostrato una capacità di soddisfare i propri creditori senza dover chiudere i battenti quale non si vedeva da anni. Aumentano però gli imprenditori che chiudono prima di dover portare i libri in tribunale.

I fallimenti hanno toccato il minimo da 7 anni a questa parte e anche le procedure concorsuali diverse dal fallimento sono calate, soprattutto per via del crollo dei concordati preventivi (246 in tutto tra gennaio e giugno, cioè -27% nel primo semestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2017). 

Nella prima metà del 2018 sono fallite 5.964 società, il 5,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. Nello stesso periodo, le procedure concorsuali diverse dal fallimento sono calate addirittura del 20% su base annua, e sono state in tutto 709 (le liquidazioni coatte amministrative hanno segnato un aumento nei primi 3 mesi dell’anno e una diminuzione nei successivi 3 mesi).

In controtendenza, i fallimenti sono aumentati in Calabria, Basilicata e Sicilia, anche se a livello macroregionale, Sud e Isole hanno fatto registrare complessivamente un calo del 5,1%. L’area dove si è registrati il più consistente calo dei fallimenti è il Nord-Est, che con 971 casi nel primo semestre di quest’anno ha fatto registrare un calo tendenziale del 16%. Al Nord Ovest il calo è stato del 3,1% e le procedure fallimentari avviate 1808, al Centro pesa l’incremento dei fallimenti nel Lazio (+1,4%) che fa sì che i fallimenti complessivi siano 1582, pari a un -1,7% annuo.

I fallimenti sono diminuite soprattutto per società individuali e di persone (rispettivamente 14,4% e -13,5%), meno per le società di capitale (-2,7%), tra le quali si concentra la maggioranza delle procedure fallimentari (4.541, circa tre quarti del totale). La diminuzione dei fallimenti ha interessato soprattutto  il settore delle costruzioni (1.192 procedure nel primo semestre, -7,2% rispetto al 2017), ma anche nell’industria (835 fallimenti contro gli 885 dell’anno precedente, pari a -5,6%), mentre nel settore dei servizi i fallimenti sono diminuiti a un ritmo inferiore (nella prima metà del 2018 se ne sono avuti 3.288, pari al 4,5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017).

Aumentano gli imprenditori che liquidano società ancora in bonis, ciò che fa supporre un minor ottimismo sulle prospettive future e sulla sostenibilità dell’azienda. Le liquidazioni volontarie sono state 29.445, l’1,3% in più rispetto alla prima metà del 2017, quando tale opzione aveva fatto segnalare un -3,7% su base annua.


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