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Giovedì, 28 Marzo 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Dall’1 luglio fatture elettroniche per il B2B oltre che per gli affari con la pubblica amministrazione

Dall’1 luglio è partita la fatturazione elettronica B2B, che sarà sperimentata fino a ottobre e che mira a spingere le aziende ad adottare strumenti digitali per gestire l’intero flusso di fatturazione, dall’ordine all’emissione del documento di pagamento. 

La fatturazione elettronica è già obbligatoria, verso la PA, da più di un anno; il processo B2B in sostanza ricalca quello verso la PA, e ha lo scopo di risolvere in tempi stretti le criticità che potranno insorgere nella fase di test. Se tutto andrà bene, la fatturazione elettronica B2B, pur restando facoltativa, potrà essere impiegata dall’inizio dell’anno prossimo.

Dall’1 gennaio 2017 le imprese potranno trasmettere le fatture in formato elettronico (in modo facoltativo), tramite il Sistema di interscambio gestito da Sogei che al momento è aperto soltanto per le transazioni che riguardano la Pubblica Amministrazione.

La Ue vuole rendere obbligatorie le fatture digitali dal 2020, sia che siano rivolte alla PA sia che siano indirizzate a privati. Le imprese che non si attrezzeranno per la fatturazione digitale rischiano dunque di perdere commesse internazionali e di non poter partecipare a gare di appalto internazionali (che fra i requisiti potrebbero verosimilmente prevedere la gestione elettronica di tutto il ciclo di fatturazione).

La fattura elettronica è riservata ai titolari di partita Iva ai quali l’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione, sulla propria homepage, un’applicazione online: vi si può accedere con le credenziali Entratel o Fisconline fornite agli utenti dei servizi telematici, nonché con la Cns (Carta nazionale servizi) e con lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale).
 

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