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Venerdì, 19 Aprile 2024
Asso di denari

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A cura di Carlo Sala

Fintech in crescita, nel 2017 l’ha utilizzato il 16% degli italiani

L’Osservatorio Fintech & Digital Finance 2017 del Politecnico di Milano rileva una crescita, negli ultimi 3 anni delle start-up attive nel settore della tecnologia per finalità finanziarie, anche se l’Italia risulta ancora indietro a livello planetario.

Le start-up del settore Fintech hanno raccolto oltre 25 miliardi di euro negli ultimi 3 anni e un’indagine di Banca d’Italia mostra un intenso grado di coinvolgimento del sistema finanziario italiano, soprattutto delle banche di grande dimensione: circa iil 75% degli intermediari oggetto dell’indagine  prevede di effettuare investimenti in tecnologie e servizi Fintech.

Il 16% degli italiani ha utilizzato almeno un servizio Fintech nel 2017: a guidare la classifica dei servizi più utilizzati tra gli utenti italiani è il mobile payment (15% degli intervistati ha dichiarato di averlo utilizzato nell’ultimo anno), seguono mobile wallet (8%), strong autenthication (pure 8%), prestiti peer-to-peer (7%), mentre alla pari (5%) sono il trading di criptovalute, i chatbot e il crowdfunding.

L’industria del Fintech italiano è concentrata in Lombardia e in particolare a Milano, dove ha sede il Fintech District che ambisce a diventare uno dei principali hub europei del settore, anche sfruttando la Brexit.

Cresce soprattutto il crowdinvesting per il finanziamento alle imprese, ambito nel quale secondo l’Università di Cambridge l’Italia si posizione al quinto posto in Europa in termini di volumi. I dati dell’Osservatorio Crowdinvesting del Politecnico di Milano mostrano che fino al 30 giugno 2018 i portali italiani avevano raccolto 33,3 milioni di euro attraverso equity crowdfunding (a vantaggio soprattutto di start-up innovative) e 216,9 milioni attraverso lending (di cui 60,3 milioni a vantaggio delle pmi).

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