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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A cura di Carlo Sala

I fondi europei per le infrastrutture che il governo può usare anche per Genova

Non esiste un piano europeo per aiutare l’Italia dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, anche perché l’evento non era ovviamente preventivato. Ma l’Italia può comunque godere di fondi europei messi a disposizione dalla Ue, provvedendo con le iniziative del caso a inserire tra le opere finanziate dall’Europa anche la soluzione della questione innescata dal crollo del ponte genovese. Ecco nel dettaglio quali sono i finanziamenti da cui si possono trarre risorse (a costo, ovviamente, di rinunciare a finanziare altri progetti, perché la quota di fondi riservata all’Italia come a ciascun Paese è fissa).

Per trasporti e infrastrutture in Italia ci sono 2,44 miliardi di fondi europei previsti dalla programmazione 2014-2020 del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). La cifra ammonta a oltre l’11% della dote complessiva del Fesr ed è completata da altri 1,2 miliardi di cofinanziamento nazionale, importo che l'Italia è obbligata a spendere per assicurarsi il finanziamento europeo. Parte di queste risorse è gestita dal Programma operativo nazionale (Pon) Infrastrutture e reti di cui è responsabile il ministero dei Trasporti, il resto rientra nella gestione dei programmi operativi regionali (Por). Anas e Ferrovie sono tra in principali beneficiari dei fondi.

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Altri 1,481 miliardi per i trasporti arrivano dalla Connecting Europe Facility (Cef), che per il periodo 2014-2020 sostiene investimenti per 3,8 miliardi. Il Cef finanzia tra l’altro la Tav Torino-Lione (481 milioni per l'Italia e altrettanti alla Francia) e il nuovo tunnel del Brennero (590 milioni) è il finanziamento Cef destinato all'Italia per il nuovo tunnel del Brennero.

Insieme, Fesr e Cef garantiscono oltre 3,9 miliardi per le infrastrutture nei trasporti, ma nel 2017 solo il 3% dei finanziamenti Fesr è stato speso, anche se il 71% è comunque stato assegnato. Vi sono poi i prestiti ottenuti dalle imprese attraverso il “Piano Juncker”, il Fondo per gli investimenti strategici di cui l'Italia è tra i principali Paesi utilizzatori.

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