Nel primo semestre 2018 il mercato immobiliare italiano è cresciuto sia nelle grandi città che nei centri minori, segnala il Centro Studi del Gruppo Tecnocasa, e Milano risulta la prima metropoli italiana ad aver lasciato la crisi alle spalle.

Nella prima metà dell’anno le compravendite sono cresciute del 5% rispetto allo stesso periodo del 2017, secondo i dati dell'Agenzia delle Entrate, mentre il dato relativo alle sole grandi città è stato di +2,2%.

Il maggior aumento di compravendite nelle grandi città si è avuto a Bari (+13,7%) e Verona (+8,2%). Sostanzialmente stabile Bologna, Roma ha invece visto un leggero ribasso (-1,3%). I prezzi, nelle grandi città, sono aumentati mediamente dello 0,9%. Per l’intero 2018 si prevede un lieve aumento dei valori per le grandi città (una crescita entro il 3%)  e stabilità per l’hinterland delle stesse e per i capoluoghi di provincia; le compravendite potrebbero attestarsi intorno a quota 550-560mila.

L’immobile in città più richiesto è il trilocale (40,8%) mentre il bilocale registra il 23,5% delle domande. Fa eccezione di Milano, dove il 44,9% di tutte le domande ha riguardato la tipologia del bilocale (anche perché sotto la Madonnina il 24,3% delle compravendite sono state realizzate per acquistare la casa da mettere a reddito).

Aumenta la domanda di case da parte di redditi fino a 169.000 euro l’anno, cioè la fascia più bassa che rappresenta però la componente più vasta della domanda di immobili nel suo complesso. I tempi di vendita sono in diminuzione rispetto ad un anno fa ed attualmente nelle grandi città sono di 134 giorni, nei capoluoghi di provincia di 157 e nei comuni dell’hinterland delle grandi città di 164.

A Milano i valori immobiliari sono aumentati del 3,8% nella prima parte dell’anno e le compravendite, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, sono state 12.170, con un aumento del 2,8% rispetto allo stesso semestre del 2017. La macroarea che ha segnalato la ripresa più importante è stata quella di Fiera-San Siro, +7,2% grazie a prezzi ancora contenuti (2.000 euro al metro quadro), seguita da quella di Bovisa-Sempione (+4,6%). In generale entro quest’anno i prezzi del capoluogo meneghino che potrebbero crescere del 5-7%.