In crescita l’interesse verso gli immobili come opportunità di investimento
Secondo analisi svolte dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, cresce l’interesse per l’immobile come opportunità di investimento piuttosto che per soddisfare il bisogno di avere un tetto. Imprese e aziende , per le quali l’immobile rappresenta un bene strumentale allo svolgimento dell’attività, preferiscono invece affittare.
Il 18,5% degli acquisti immobiliari della seconda metà del 2017 è stato concluso da investitori contro il 75,3% di acquisti di prima casa e il 6,2% di compravendite per la casa vacanza. Rispetto al primo semestre del 2017 la componente investitori è aumentata passando dal 17,6% all’attuale 18,5%.
Comprano per investimento soprattutto imprenditori, liberi professionisti e impiegati che coprono il 78,9% di questo mercato, a seguire i pensionati con l’11,5%. Buona parte degli acquisti per investimento si conclude senza l’ausilio degli istituti di credito (83,4%), mentre solo il 16,6% degli investitori ricorre al mutuo bancario.
La tipologia più richiesta da chi vuole mettere a reddito è il bilocale con il 40,8% delle preferenze, a seguire i trilocali (30,3%). Dall’analisi dei rendimenti delle abitazioni nelle principali città italiane risulta che il rendimento annuo lordo nelle grandi città si è attestato intorno al 4,9%, in lieve crescita.
Imprenditori e aziende preferiscono affittare per non immobilizzare subito capitali e acquistare in un secondo momento. La forte domanda locativa è interessante per chi desidera investire: il mercato degli immobili per l’impresa, più di quello residenziale, ha evidenziato in questi anni andamenti strettamente legati all’andamento dell’economia e ciò ha determinato una riduzione dei prezzi che, al momento, rende conveniente acquistare queste tipologie immobiliari e spuntare dei rendimenti annui lordi interessanti nonostante il ribasso abbia coinvolto anche i canoni di locazione.
Gli investitori sono interessati alle soluzioni nelle high street delle metropoli dove si inseriscono importanti brand del fashion (soprattutto luxury) e della ristorazione. A Milano, Roma e Torino si dà la “caccia” a location dove posizionarsi per la prima volta o ri-posizionarsi se si è già presenti e si cerca migliore visibilità, ma si investe anche in piccoli negozi in località turistiche, in capoluoghi di provincia e in comuni più piccoli, purché siano posizionati in via di passaggio (ubicazione che garantisce la “sopravvivenza” delle attività svolte all’interno del negozio e riduce il rischio di trovarsi con un immobile vuoto). Di recente, poi, anche le vie non di passaggio, per gli affitti più convenienti, sono diventate attrattive per chi si lancia in nuove attività imprenditoriali puntando a ottenere tramite i social quella visibilità che l’ubicazione non garantisce appieno.